Crashgate: abbiamo ritrovato le gustose dichiarazioni di Symonds e Briatore dopo Singapore 2008

I panorami e gli odori di Singapore ci hanno naturalmente ricordato la vittoria di Fernando Alonso nel 2008, resa possibile dalla caduta deliberata del suo compagno di squadra Nelson Piquet Jr, che portò allo scandalo Crashgate un anno dopo. Abbiamo guardato i nostri archivi e abbiamo trovato alcune gustose dichiarazioni del clan Renault dell'epoca...

pubblicato 30/09/2022 à 17:31

Jeremy Satis

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Crashgate: abbiamo ritrovato le gustose dichiarazioni di Symonds e Briatore dopo Singapore 2008

Fernando Alonso vinse nel 2008 a Singapore grazie a questo pit stop... e all'aiuto del suo compagno di squadra! ©DPPI

Frugare negli archivi è sempre un esercizio interessante. È un tuffo in una realtà d'altri tempi, che a volte può farti sorridere con il senno di poi di 14 anni trascorsi. Ricorda Singapore 2008. Fu la prima edizione del Gran Premio nella città-stato insulare, che fu anche teatro della prima corsa notturna nella storia dei grandi F1. Alla fine della notte singaporiana, un eroe, Fernando Alonso, vincitore dal 15° posto in griglia. Uno spettacolo che nessuno avrà più potuto ripetere qui in seguito.

Logico... visto che un anno dopo si apprende che la vittoria dello spagnolo è stata viziata da un imbroglio da parte della squadra Renault, con il quale correva in quel momento. L'azione della discordia? Il testacoda volontario del compagno di squadra Nelson Piquet Jr al 12° giro, mentre il toro asturiano si fermava miracolosamente in pitlane per fare rifornimento e cambiare gomme. Dopo la neutralizzazione della gara, lo spagnolo si è ritrovato magicamente in testa ad un Gran Premio di Singapore dove il sorpasso è quasi un miracolo.

Flavio Briatore

Flavio Briatore, ex capo del team Renault, in attesa della trascendenza divina! ©DPPI

Un anno dopo, lo scandalo scoppiò in seguito alle rivelazioni fatte dallo stesso Piquet, quest'ultimo confessando di essere stato invitato a uscire in quel preciso luogo, su ordine di Flavio Briatore, allora boss della squadra, e di Pat Symonds, direttore tecnico della squadra francese dell'epoca. Due uomini che furono pesantemente puniti per questo atto.

14 anni dopo, riapre il n°1668 di AUTOsettimanalmente, pubblicato il 1 ottobre 2008, è un momento davvero gustoso! I nostri due reporter di F1 di allora, Jean-Michel Desnoues (che lavora ancora con noi!) e il compianto Patrick Camus, erano infatti sul posto nel 2008 per raccogliere i commenti di tutti, a cominciare dalla coppia Briatore-Symonds.

Il primo a entrare in gioco fu l’ingegnere britannico. Il suo obiettivo? Dare credibilità al pit-stop decisivo di Alonso dopo soli 12 giri quando nessuna simulazione prevedeva una sosta in quel preciso momento. “Siamo partiti per tre fermate, ha spiegato nel caldo soffocante di Singapore. La strategia iniziale è stata quella di eliminare fin dall'inizio le gomme molto morbide che non ci piacevano, e permettere a Fernando di guadagnare posizioni durante il suo breve primo stint. Abbiamo avuto carburante per 14 giri, ma ci siamo fermati al 12°. Una buona decisione! » Davvero un'ottima decisione...!

AUTOhebdo N°1668, che copre il Gran Premio di Singapore 2008.

Personaggio pittoresco, Flavio Briatore è arrivato al punto di evocare la trascendenza per spiegare cosa era appena successo in pista. “A volte bisogna credere nella giustizia divina” infatti sbottò l'italiano. “Va bene, la fortuna ci ha dato una mano con la neutralizzazione, ma dovevamo avere tutto il resto a disposizione su questo particolare terreno. » E poi è arrivato il momento del colpo finale. Con una frase invecchiata particolarmente male. “Non siamo stati noi a chiedergli di farlo., disse scherzando, come per cortocircuitare la voce prima che crescesse, anche a costo di scalfire il suo secondo pilota che aveva appena recitato alla perfezione il piano machiavellico deciso in precedenza. "Non credo che lui (Nelson Piquet Jr.) lo ha fatto lui stesso apposta. E poi non è la prima volta che Piquet esce…. Ma questa volta il tempismo era buono” ! Dopotutto, più grande è, meglio è... meglio è!

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Jeremy Satis

Grande reporter di F1 e appassionato di formule promozionali

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commenti

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DANIEL MEYERS

30/09/2022 alle 06:41

"più è grande... più va" Quello che avrei voluto rileggere, perché lessi all'epoca su AH è che Piquet Jr, su consiglio di suo padre (per cercare di restare nelle piccole carte di Flavio) avrebbe proposto l'idea a Flavio, che non ha detto di no!!!! E infine c'è una pista mai menzionata, e ora che abbiamo conosciuto il 'personaggio' non mi sembra così aberrante, potrebbe essere stata un'idea di Fernando, Flavio essendo stato una grande miccia fin dai tempi del suo manager.

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