Car pooling – Stéphane Guérin

L'ex capo della SG Formula è diventato manager di piloti. Ma l'uomo rimase lo stesso, non era il tipo che teneva la lingua in tasca.

pubblicato 04/04/2018 à 17:05

Pierre Nappa

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Car pooling – Stéphane Guérin

Piccola delusione all'arrivo alla stazione di La Rochelle: Stéphane Guérin ci aspetta nella sua Audi station wagon bianca. “Vi avevo promesso l'originalità con la Méhari, ma non c'è modo di farla uscire dal letargo”, quasi si scusa quando stringe la mano.

Nessun problema, se mi porti in una cornice magnifica…

Andremo all'Ile de Ré e pranzeremo in riva al mare in uno dei primi ristoranti dove ho lavorato, quando avevo 18 anni. All'epoca il ponte non esisteva, bisognava prendere il traghetto. Inutile dire che siamo rimasti lì tutta l'estate...

Sei originario di Rochelais?

Vivo lì da 40 anni, ne ho 47, quindi posso dire di conoscerlo. Ma sono nato a Le Mans, nel circuito della 24 Ore!

In pista?

Al Tertre Rouge! Beh, nella clinica Tertre Rouge per l'esattezza. Mio padre era meccanico ed era sempre alla Bugatti. Quindi mi hanno fatto lavorare nel motorsport. Ma la famiglia non rimase lì a lungo, avevo 7 anni quando arrivammo a La Rochelle.

E non ho intenzione di andarmene; mia figlia vive qui, l'ambiente di vita è piacevole… L'unico problema è quando viaggiamo molto per lavoro. I collegamenti dall'aeroporto di La Rochelle non sono così.

Ci sono voli per Londra, prenderemo una linea per Parigi, ma in generale dobbiamo andare a Nantes-Atlantique, che si svilupperà con la fine del progetto Notre-Dame-Des-Landes. Il cui abbandono è, tra l'altro, per me, una buona decisione.

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