Atmosfera strana in questa veglia alle armi 2020. Se il Gran Premio d'Australia è sempre stato un evento festoso e gioioso, le mine nel paddock sono spente e l'unico argomento che anima le conversazioni ha un nome ormai fin troppo noto: Coronavirus, prende il nome dall’epidemia che sta preoccupando il pianeta.
Non ci stringiamo più la mano, i rari piloti intravisti volano via e limitano i contatti con il mondo esterno.
Non ci stupirà quindi che i promotori dell'evento, l'Australian Grand Prix Corporation, abbiano apportato due modifiche al corso del loro fine settimana.
Le sessioni di autografi sono state sostituite da sessioni di domande e risposte. Poi i piloti non si fermeranno più per farsi selfie, firmare autografi o stringersi la mano lungo la cosiddetta Melbourne Walk che porta al paddock australiano.
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