Erik Comas ha preso l'AUTOsettimanalmente durante un giro sulla sua Lancia Stratos nel Carpooling della settimana. L'ex pilota della Ligier F1 ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera e il suo difficile passaggio nella massima disciplina delle monoposto.
Il franco-svizzero è stato particolarmente segnato dall'incidente avvenuto durante i test del GP del Belgio 1992 dove quasi perse la vita sul circuito di Spa-Francorchamps.
“Alla 24 Ore abbiamo tolto i cordoli interni a Blanchimont perché le Touring erano su due ruote, ma non li abbiamo rimessi per il Gran Premio. Era l'inizio delle prove libere e al terzo giro ho attaccato Blanchimont, in una curva cieca, a tutta velocità... ricordava Erik Comas. Lehto aveva appena tagliato l'interno e ricoperto di terra l'angolo. A 280 km/h mi sono ritrovato contro il binario e la mia ruota anteriore destra ha sbattuto la testa. Almeno questo è quello che ho visto, perché non ricordo nulla. »
“Privo di sensi, ho riattraversato la sabbiera con il piede ancora completamente premuto sull'acceleratore. Perdeva olio e acqua, avevo 180 litri di benzina e il motore era sul martello. Senna si fermò e spense il motore prima che esplodesse. Era Senna! Un uomo di una generosità senza pari, il primo ad accogliermi in F1 e che probabilmente mi ha salvato la vita... Mi ci sono volute alcune gare per superarlo. Solo in Giappone ho recuperato tutti i miei mezzi…”
Scopri l'intervista completa con Erik Comas nel numero 2181 di AUTOsettimanalmente, disponibile ora in versione digitale su tutte le piattaforme e in edicola.
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