Christian Horner non è contento, e lo dice! Il team principale di successo di Red Bull Nonostante ricopra la tanto invidiata poltrona di boss della squadra dominante, continua a prestare molta attenzione ai suoi avversari – o forse sarebbe meglio dire ai suoi nemici – al punto di dirlo ad alta voce alla stampa.
Ricordiamo che alla fine dello scorso anno abbiamo appreso che la Red Bull si era resa colpevole di uno sforamento di circa 1,8 milioni di sterline rispetto al budget massimo del 2021, durante l'anno del primo titolo di Max Verstappen. Il team di Milton Keynes è stato multato di 7 milioni di sterline, e soprattutto una penalità di tempo in galleria del vento del 10% per un anno rispetto alla concorrenza.
In un'intervista ai media britannici i, Christian Horner ha infatti denunciato degli atti "furbo" orchestrato dalla concorrenza. “Uno dei nostri avversari ha contattato i nostri sponsor e partner sostenendo che avremmo danneggiato l’immagine del loro marchio, assicura l'inglese. “Mia moglie mi diceva sempre che una pacca sulla spalla non era lontana da un calcio nel culo. L’importante è sentirsi a proprio agio con le decisioni che si prendono. Questo è tutto ciò che conta ed è così che approccio il mio lavoro”.
Red Bull, il timore di una direttiva tecnica
Per ora Christian Horner è il team principal più felice del mondo dopo gli ultimi due titoli ottenuti dal suo protetto Max Verstappen. L’inizio supersonico della stagione 2023 delle sue truppe potrebbe spingerlo a rilassarsi un po’, visto che la superiorità della sua RB18 è enorme. Ma sa bene che ciò non avrebbe altra conseguenza che quella di porre fine al dominio del suo popolo.
“C’è sempre qualcosa, come una direttiva tecnica, che può venire giù e che può cambiare completamente la situazione”, assicura. "E puoi star certo che gli altri si chiederanno come possono rallentarci." Fa parte del gioco: dopo averlo sperimentato in passato, diventi più esperto nel gestirlo. » C'è da dire che anche Red Bull e Horner tendevano, tra il 2014 e il 2020, a provare in tutti i modi a rallentare gli intoccabili Mercedes. È una bella lotta!
In questa stessa intervista, Horner sembrava rimpiangere la mancanza di popolarità della sua squadra nel settore, pur avendo un'idea del motivo di questo presunto disincanto, in un mondo mediatico molto britannico. “Se avessimo un pilota britannico come un certo team con sede a Brackley probabilmente sarebbe diverso… siamo troppo facilmente visti come i cattivi”. Forza, forza Christian, non farci credere che non provi un grande piacere ricoprire questo ruolo!
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commenti
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1 Commenti)
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26/03/2023 alle 02:15
Ah caro Christian, vorrebbe farci credere che è irreprensibile e che non ha mai tentato un "colpo basso" in questo paniere di squali che è il paddock della F1 da quando è lì, soprattutto negli anni del regno della Mercedes ???