Button: Testardaggine o determinazione?

Il 12° posto di Jenson Button nel GP di Corea gli toglie quasi ogni speranza di titolo. Ma la grinta del pilota della McLaren resta imperturbabile, anche se il Campione del Mondo ammette la mancanza di passo della MP4-25 nei confronti di Ferrari e Red Bull.

pubblicato 28/10/2010 à 17:00

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Button: Testardaggine o determinazione?

Jenson Button è l'ultimo classificato tra i cinque contendenti al titolo. Il suo quinto posto è a 42 punti dal leader Fernando Alonso mentre mancano solo due gare al termine del Campionato (50 punti in caso di vittoria in entrambe le gare). La partita sembra finita per l'ex pilota della Brawn GP ma suo compagno di squadra Lewis Hamilton non vuole ancora arrendersi finché avrà matematicamente una possibilità di vincere il titolo.

« Per me la situazione rimane invariata », commenta Jenson Button. “ Combatterò finché avrò le mie possibilità. Non potremo mai saperlo (cosa accadrà) en F1. È del tutto possibile che io vinca a Interlagos, tornando a casa con il massimo dei punti senza che nessun altro contendente al titolo finisca la gara. Se fosse un'altra gara sotto la pioggia, potrebbe succedere facilmente. »

Tuttavia, il pilota McLaren dimentica di specificare che dovrà vincere anche l'ultimo GP di Abu Dhabi senza che Fernando Alonso abbia segnato più di sette punti nelle due gare, per sperare di diventare Campione del Mondo? Basti dire che le possibilità sono minime. Ma il britannico resta fiducioso nella sua auto e nella sua squadra.

« Il nostro ritmo è stato un po’ altalenante ultimamente “, ammette Button. “ Avevamo la velocità per vincere a Monza, eravamo più veloci degli altri Red Bull a Singapore e il nostro passo di gara è stato molto buono a Suzuka. È quindi difficile dire con precisione dove ci troviamo. Comunque Interlagos è un circuito adatto a noi e non vedo l'ora di farlo. »

Se la fiducia del britannico può lasciare senza parole, Jenson Button deve sapere nel profondo che non sarà certamente lui a diventare Campione del Mondo (come ha ammesso al traguardo del GP di Corea). Ma forse il Campione del Mondo 2009 sta cercando di mantenere il morale da vincitore, e se questo è il motivo del suo approccio, questa determinazione gli fa onore, a patto di non penalizzare Lewis Hamilton.

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