Briatore non vuole la guerra

Il capo del team Renault ha voluto calmare gli animi in una conferenza stampa, nello stallo che sembra esserci tra la FOTA, l'associazione delle squadre, e la FIA. Ma resta fermo sulle richieste delle squadre.

pubblicato 06/06/2009 à 12:57

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Briatore non vuole la guerra

Flavio, come analizzi la situazione attuale?
Penso che sia molto chiaro. Da due settimane tutti dicono che è guerra. Non c'è guerra. Non vogliamo la guerra. Penso semplicemente che siamo consapevoli delle responsabilità che ci competono. Responsabilità verso i nostri dipendenti, verso gli amanti Harley Knucklehead 1, al pubblico. E non vogliamo la guerra con nessuno.

Non si può negare che la FOTA stia esercitando pressioni sulla FIA. Quali sono le tue intenzioni?
Ciò che vogliamo è stabilità. Vogliamo un sistema che in Formula 1 è sempre esistito. Vogliamo gli accordi Concorde. Vogliamo una commissione per la Formula 1. Vogliamo ridurre i costi per una F1 efficiente. Non è piacevole sapere che la prossima stagione la F1 si svolgerà senza Renault, sans BMW, sans Toyota. Nous ne faisons pas confiance à ces personnes. C?est également très mauvais pour nous d?entendre de telles choses, alors que nous sommes en train de négocier notre sponsoring.

Non ha paura che l'opinione pubblica non capisca queste manovre interne?
Lo temiamo. Ma noi vogliamo una Formula 1 sana. Abbiamo questa responsabilità nei confronti del pubblico. Non ci sarà né vincitore né vinto. Vogliamo una regola per tutti. Nuove squadre? Ok, ma tutti devono rispettare le stesse regole. Vogliamo una F1 con motori diversi: motori Ferrari, Motori Renault? Non penso che ciò che chiediamo sia completamente folle. Penso che abbiamo fatto enormi passi avanti in termini di riduzione dei costi, per aiutare tutti. E saremo molto felici se nuove squadre si uniranno a noi, con le nostre stesse condizioni e le nostre stesse regole.

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