Brembo dona 1 milione di euro per la ricerca contro il Coronavirus in Italia

L’azienda italiana, che equipaggia diversi team di Formula 1 con impianti frenanti, ha dato il suo contributo alla lotta contro la pandemia di COVID-19. 

pubblicato 30/03/2020 à 18:36

Julien BILLIOTTE

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Brembo dona 1 milione di euro per la ricerca contro il Coronavirus in Italia

L’azienda Brembo ha unito le forze con 3 centri di ricerca situati nella città di Bergamo, una delle città lombarde più colpite dalla crisi sanitaria globale, per contribuire alla ricerca contro il Coronavirus. 

Il fornitore di sistemi frenanti F1 ha donato 1 milione di euro all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, alla Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo e all'Istituto Mario Negri.

« Dopo una prima donazione, che mirava a sostenere i servizi sanitari dell’ospedale di Bergamo, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi nella ricerca con l’obiettivo di trovare una cura contro il COVID-19 in tempi rapidi. ". Lo spiega in un comunicato Alberto Bombassei, presidente di Brembo.

Mentre l’Italia resta una delle regioni più colpite dall’attuale pandemia, i fiori all’occhiello italiani Ferrari e Pirelli ha anche fornito assistenza alle varie autorità transalpines. 

La scorsa settimana la famiglia Agnelli, che controlla soprattutto Fiat e Ferrari, aveva così inviato una donazione di 10 milioni di euro al Dipartimento della Protezione Civile e ha acquistato all’estero 150 dispositivi per l’assistenza respiratoria.

Pirelli, da parte sua, lavora a stretto contatto con il governo della Lombardia e ha già fornito circa 65 ventilatori, 5 tute protettive e 000 maschere. I dipendenti dell'azienda transalpina hanno inoltre donato 20 ore di lavoro all'ospedale Luigi Sacco di Milano, per un importo complessivo di 000 euro che Pirelli ha raddoppiato arrivando alla cifra di 7 euro.  

Nel Regno Unito, i 7 team di Formula 1 basati totalmente o parzialmente sul territorio britannico si sono riuniti per lanciare il Progetto Pitlane destinato ad aiutare il governo a produrre dispositivi per l'assistenza respiratoria.

In Francia, Renault et Peugeot, che hanno dovuto sospendere l'attività delle loro fabbriche a causa della crisi sanitaria, si stanno organizzando per riorientare le loro linee di produzione al fine di produrre i ventilatori di cui il Paese, come il mondo, ha disperatamente bisogno in questo momento.

Julien BILLIOTTE

Vicedirettore capo di AUTOhebdo. La piuma si intinse nel fiele.

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