Boullier e il “fantasma” di Briatore

Meno di 18 mesi fa, Flavio Briatore era ancora il capo del Team Renault F1. Eric Boullier riconosce che era necessario imporre un nuovo stile a Enstone.

pubblicato 16/01/2011 à 22:13

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Boullier e il “fantasma” di Briatore

Alla fine del 2009, Eric Boullier è stato nominato caposquadra della Renault F1 Team, a diversi mesi dallo scandalo crashgate e dall'estromissione di Flavio Briatore. All'epoca, un uomo forteEnstone, anche l'italiano aveva uno stile molto particolare, non proveniente dal mondo dei motori.

Quando arrivò a Enstone nel gennaio 2010, Eric Boullier sapeva che sarebbe succeduto a un uomo colorato. "Avevo in mente il fantasma del mio predecessore che mi chiamava", spiega l'uomo che è anche a capo di Gravity Sport Management, nelle colonne di AUTOhebdo.

Confida anche di voler rimanere se stesso per contrastare lo stile italiano. “Ho tolto tutto quello che poteva ricordarmi di lui, ho cambiato ufficio, stile gestionale. L’unico modo per cancellare tutto, almeno per renderlo diverso, era rimanere me stesso. Non avevo niente da perdere. »

Oggi Eric Boullier dice di voler continuare sulla strada tracciata da un anno. "Il nonnismo non è stato facile ma sono felice di essere uscito intatto da questo primo anno!" Guadagnarsi il rispetto della squadra non è una vittoria da poco, è stata la mia sfida più grande. Se non avesse funzionato sarei tornato a fare quello che sapevo fare e basta. Se mordesse, resterei e vedremo per quanto tempo. È passato un anno e sono ancora qui. »

Trovate l'intervista completa con Eric Boullier in AUTOhebdo n°1787 : il francese parla della sua scoperta del mondo della F1, dove bisogna "essere amico di tutti", del lato negativo del ritiro della Renault come costruttore, del rinnovamento "logico" di Vitaly Petrov, del suo rispetto per Robert Kubica...

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