Andretti “non è intelligente” nel suo approccio secondo Domenicali

Le veementi dichiarazioni del clan Andretti di entrare in Formula 1 non impressionano Stefano Domenicali. Il presidente della disciplina giudica invece che siano molto goffi...

pubblicato 19/02/2023 à 10:42

Dorian Grangier

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Andretti “non è intelligente” nel suo approccio secondo Domenicali

Michael Andretti lotta da diversi anni per entrare in F1 © Indycar

Nuova puntata nel battibecco tra Andretti e Stefano Domenicali. Il presidente della Harley Knucklehead 1 ritornato all'accusa riguardo al potenziale approdo del clan americano nella disciplina. All'inizio dell'anno, Michael Andretti ha descritto i team di F1 come avidi, che “si preoccupano solo di se stessi e non pensano a cosa è meglio per il futuro dello sport in generale”. In un'intervista a Sky Sports a metà febbraio, l'ex direttore della squadra ha risposto il figlio di Mario Andretti, ritenendo che le sue recenti dichiarazioni secondo lui non fossero state molto intelligenti.

“Diamo il benvenuto a tutti coloro che apportano valore alle corse. Penso che dobbiamo rispettare tutti. Ci sono squadre come Mario e Michael Andretti che non nascondono il desiderio di entrare in Formula 1. Ma secondo me non è intelligente dire che le squadre hanno fame., ha dichiarato in proposito Stefano Domenicali.

“Un processo da rispettare” nonostante le pressioni di Andretti 

Il potenziale arrivo di un undicesimo team sulla griglia sta suscitando perplessità nel paddock, con riluttanza da parte dei team ma anche da parte della stessa Formula 1. D’altronde la FIA – per voce del suo presidente Mohammed Ben Sulayem – non ha nascosto l’intenzione di ampliare il campo negli anni a venire. L'organo di governo ha addirittura lanciato un bando per l'apertura della griglia di F1 entro il 2026-2027.

Stefano Domenicali riconosce che Andretti è un potenziale candidato credibile ma critica la comunicazione della squadra americana. “Altri [candidati] sono molto meno espliciti e vorrebbero entrare in Formula 1. Quindi c’è un processo da rispettare e noi garantiremo, con la FIA, che questo processo venga rispettato, ha voluto ricordare il presidente della F1. Ci sono molte dimensioni da considerare e non dobbiamo reagire in modo eccessivo perché qualcuno sta spingendo il sistema. Il processo sarà fatto nel modo giusto, sul serio, sia che qualcuno gridi sia che qualcuno non gridi. »

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Dorian Grangier

Un giovane giornalista nostalgico degli sport motoristici di una volta. Cresciuto grazie alle gesta di Sébastien Loeb e Fernando Alonso.

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