Dopo aver dovuto rinunciare a Cina, Giappone e perfino Tailandia, i promotori dell'Asia Le Mans Series ha avuto la buona idea di offrire una stagione serrata di quattro gare in due settimane, sullo stesso circuito: lo Yas Marina ad Abu Dhabi.
Ma l’evoluzione della pandemia e le nuove restrizioni ai viaggi hanno costretto le squadre di Cyrille Taesch-Wahlen a rivedere ancora una volta il proprio programma.
Sarà ancora più condensato del previsto, con quattro gare in una settimana… ma su due circuiti diversi. Se i due round finali, previsti ad Abu Dhabi il 19 e 20 febbraio, verranno infatti mantenuti, i primi due verranno posticipati di una settimana e trasferiti all’Autodromo di Dubai. Due gli eventi ora in programma per il 13 e 14 febbraio.
Un cambiamento che si spiega con il fatto che l’ingresso ad Abu Dhabi è ormai sinonimo di quarantena, a meno che non si sia stati in un Paese vicino per 10 giorni e non si presenti un test PCR negativo risalente a meno di 72 ore prima dell’arrivo sul territorio. Cosa rende possibile trasferirsi a Dubai.
La flessibilità degli organizzatori, dei partner e dei concorrenti sarà accolta e premiata da un elenco crescente di 38 concorrenti, tra cui sette LM P2, dieci LM P3 e 21 GT.
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