Johnny Rives: “Il mio primo Gran Premio, Monaco 1956, fu una rivelazione. La puntura assoluta. »

Firma emblematica del quotidiano L'Équipe da quattro decenni, l'illustre pilota Jean Rives, detto "Johnny", ci invita a scoprire l'antico Circuit des Îles d'Or di Hyères (Var), teatro della sua prima corsa automobilistica eccitazione. Un ritorno alle origini tanto commovente quanto emozionante!

pubblicato 04/02/2022 à 13:00

Jean-Michel Desnoues

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Johnny Rives: “Il mio primo Gran Premio, Monaco 1956, fu una rivelazione. La puntura assoluta. »

Johnny Rives © Bernard Asset

Una Honda Civic Type R! Un cenno al titolo mondiale acquisito dall'azienda giapponese nel F1 ?

Certo, ma non a quello di Max Verstappen e ancor meno alla mia carriera! Se così fosse stato, avrei scelto invece una macchina dotata di V12. (ride) È un omaggio ad Aurélie Litzler, responsabile del dipartimento stampa e pubbliche relazioni di Honda France per più di vent'anni e che presto andrà in pensione.  

Cosa avrebbe scritto il giornalista di questa controversa finale di Abu Dhabi?

Ho visto un pilota (Lewis Hamilton. NdR) dominano una gara per 57 dei 58 giri, e perdono a seguito di un'azione scorretta. È triste e inaccettabile per un campionato di questa portata. Sono rimasto altrettanto scioccato dal discorso infuocato dei due commentatori di Canal+ in quest’ultima svolta oltraggiosa. È stato spaventoso e straziante.

Dove ci stai portando?

Sul Circuit des Îles d'Or, a Hyères, un triangolo di 7 km, un po' come Reims. Si può ancora fare il giro completo, tranne che ora ci sono alcune rotatorie.

Johnny Rives © Bernard Asset

È qui che hai vissuto la tua prima emozione automobilistica?

En 1952, j’avais quinze ans. J’étais parti avec Antoine, un copain du quartier où j’habitais à Toulon. On a acheté nos billets et la première voiture aperçue fut une DB Panhard dont le son m’a hanté pendant des années ! Un bruit affreux. C’était un bicylindre. Je n’étais pas là par curiosité, mais par passion. C’était la 2e édition des 12 Heures de Hyères. L’année d’avant, j’étais trop jeune pour y aller tout seul. Le départ é

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1 Commenti)

G

Gaël Keller

04/02/2022 alle 08:51

Solo un grande grazie per avermi supportato nella mia passione per il motorsport attraverso il quotidiano L'Equipe (innanzitutto nella sua unica versione del lunedì!)

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