Johnny Herbert: “Non abbiamo mai smesso di dare il massimo, dal primo all’ultimo giro”

Trent'anni fa, il giovane pilota britannico di Formula 1 vinse la 24 Ore di Le Mans con Bertrand Gachot e Volker Weidler. Una vittoria diventata leggendaria, e non solo perché è stata la prima per un costruttore giapponese nella Sarthe. Guida una MX-5, seguendo le orme della Mazda 787B.

pubblicato 30/07/2021 à 17:00

Jean-Michel Desnoues

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Johnny Herbert: “Non abbiamo mai smesso di dare il massimo, dal primo all’ultimo giro”

Ciao Johnny, quindi è a bordo di una Mazda MX-5 che torniamo indietro nel tempo. Quale via?

Le Mans, ovviamente, e più in particolare Le Mans 1991. Un viaggio meraviglioso iniziato al Paul-Ricard con una simulazione di 24 ore che non è stata completata a causa di piccoli problemi elettrici. Niente che però incidesse sui parametri vitali della vettura e siamo arrivati ​​a Le Mans con la certezza che l'affidabilità non sarebbe stata un problema. Con Bertrand (Gachot. ndr) e Volker (Weidler. ndr), siamo usciti dal mondo dei Gran Premi per guidare alla velocità che il team voleva. Volker ha fatto un buon lavoro in qualifica, qualcosa come il 12° posto, il che era ok. Ricordo che Ohashi-San (Takayoshi Ohashi, capo della Mazdaspeed che supervisionò il progetto Le Mans con Takaharu Kobayakawa allora capo delle attività motoristiche di Mazda. ndr) aveva apportato alcune piccole modifiche che, in termini di prestazioni, ci avevano portato nella Jaguar epoca, ma eravamo lontani dall'epoca Mercedes. L’idea (l’obiettivo) era quella di andare il più velocemente possibile e vedere quanto lontano poteva portarci…

 

È stata la tua prima esperienza nella Sarthe?

No, il secondo. Avevo già gareggiato nell'edizione del 1990 con lo stesso team Mazda e gli stessi Gachot e Weidler. Non siamo arrivati ​​alla fine a causa di problemi elettrici. L'esperimento si è concluso intorno a mezzanotte.

 

È stato perché stavi guidando in Giappone che ti sei ritrovato incluso nel programma Mazda Le Mans?

Ho iniziato a correre in Giappone nel 1990. Quello che è successo è che Takayoshi Ohashi lavorava con Pierre Dieudonné e David Kennedy che avevano una carriera in F1. David avait beaucoup œuvré pour amener Mazda en compétition dans un premier temps, puis au Mans dans un second. David et Pierre furent très importants dans les premiers jours de Mazdas

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