Galleria del vento – Qualcosa di nuovo nell’aria

Dopo le gallerie del vento statiche su scala del 40% o a grandezza naturale, poi quelle digitali assistite da computer (CFD), ecco una nuova corda per completare l'arco delle soluzioni degli aerodinamici. Forse anche il più rivoluzionario...

Benvenuti a Catesby, un piccolo villaggio sperduto tra Londra e Birmingham, presso le strutture ARP (Aero Research Partners). Hanno avuto la buona idea di trasformare un vecchio tunnel ferroviario a doppio binario di epoca vittoriana in una dinamica galleria del vento. Le dimensioni sono perfette: 2,7 chilometri con un percorso perfettamente rettilineo, con un tratto invariabile di 8,2 metri di larghezza e 7,8 metri di altezza. Inaugurata nel 1898 e abbandonata nel 1966, questa vestigia industriale, che richiedeva trenta milioni di mattoni, mira a consentire una perfetta correlazione aerodinamica tra dati virtuali e reali. Per quello ? Perché la pista ormai asfaltata permette a un'auto da corsa di stabilizzare la propria velocità a 200 km/h per lunghi periodi di tempo, giusto il tempo per registrare quanti più dati possibili. Multimatic Motorsports (responsabile del programma Porsche LMDh…) ha voluto scoprirlo con certezza testando la sua vecchia Mazda RT24-P DPi con Andy Priaulx al volante. “ Rispetto alle gallerie del vento convenzionali, è meglio perché è reale, ha dichiarato Larry Holt, capo della struttura americano-canadese. In una galleria del vento con piano terra in movimento, l'auto è ferma e il vento viene soffiato su di essa con un grande ventilatore, mentre una cinghia sotto l'auto ruota per simulare il movimento della strada a una velocità coordinata. È una configurazione molto sofisticata, ma l'auto è ancora ferma. Ciò che Catesby offre è la misurazione delle prestazioni aerodinamiche con un'auto in movimento, di un fondo stradale reale, di un ambiente controllato dove si può guidare 24 ore su 24, in qualunque stagione. Questo è il tipo di coerenza di cui hai bisogno quando cerchi guadagni aerodinamici. »

Situata a pochi chilometri dalla Motorsport Valley dove Multimatic Motorsports ha il suo quartier generale inglese, Brackley (35 minuti in macchina), lo studio di ingegneria ha capito il vantaggio del tunnel ancor prima che fosse completato e ha così bloccato un notevole numero di posti per lo sviluppo dei futuri veicoli dei suoi clienti. Strabiliante!

LEGGI ANCHE > Il World Motor Sport Council approva i regolamenti sui motori per il 2026