Ciao Nigel. La nostra intervista non è iniziata in macchina, ma durante la tua seduta improvvisata di fisioterapia. Un imperativo di cui i tuoi rivali possono fare a meno, perché sei un pilota, diciamo... atipico.
Infatti, sono un automobilista disabile. Ho perso l'uso delle gambe nel 2004, all'età di quattordici anni, in seguito ad un incidente mentre facevo motocross, sport che praticavo dall'età di sei anni. Mi sono ritrovato su una sedia a rotelle e sono passato letteralmente e figurativamente dalle due ruote alle quattro ruote...
Che ruolo ha avuto l’odore della benzina in questa riconversione?
Dopo l’incidente che mi ha cambiato la vita, è stato proprio l’odore della benzina a farmi riavvicinare agli sport motoristici. All’epoca era psicologicamente molto intenso, provavo molta eccitazione ed ero molto invidioso all’idea di poter praticare uno sport motoristico pur essendo su una sedia a rotelle. Era qualcosa che mi emozionava davvero, ma non pensavo che avrei avuto una carriera. Possiamo dire che è uno stimolo che ha riacceso una passione, una sorta di ricordo profondo dei miei esordi, poiché nel tempo il mio rapporto con questo odore è ovviamente cambiato fino a diventare più abituale.
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