Lyn St James: “Ho lasciato una parte della mia anima a Indianapolis”

Ciao Lyn, è la mia prima visita negli USA e dobbiamo entrare nella pit lane di Indianapolis per trovare la Corvette C8.R per le foto, ma non so come arrivarci...

Non importa, seguimi, chiederemo a un uomo giallo (a Indianapolis tutti i volontari indossano una maglietta gialla. Nota dell'editore). “ Scusate, possiamo andare da questa parte? NO ? Peccato, probabilmente non mi riconosci... "(Poi incontra un altro volontario che cade subito tra le sue braccia: "Come stai Lyn?" Vieni sempre a Indy, è bello rivederti! Sì, certo che puoi entrare ai box! ") C'è ancora qualche persona che si ricorda di me, anche se la mia ultima partecipazione qui risale al 2000. Mi scalda il cuore.

Hai festeggiato il 30° anniversario del tuo titolo di miglior esordiente?

No, per niente. (Si gira verso il suo compagno. Nota dell'editore) " Tesoro, hai sentito cosa dice il giornalista? Forse dovremmo preparare una torta o qualcosa del genere? ". Non importa, c'è ancora tempo per celebrare l'occasione.

Eccoci qui. Vedo che hai un sorriso! Come ti senti quando entri nell'Indianapolis Motor Speedway?

Ancor prima di diventare pilota, mi sono innamorato di questo posto. Indy ha un'aura speciale. Quando arrivi, devi passare sotto il circuito, in un tunnel. E quando esci dall'altra parte e vedi gli impianti e la pista, è come un'esplosione. Andare a Indianapolis è come andare in chiesa. Le cattedrali sono luoghi costruiti secoli fa, alcune di esse hanno ospitato personaggi ed eventi che hanno scritto il corso della Storia. Troviamo questo spirito, questa spiritualità a Indianapolis. E il fatto di contribuire, in una piccolissima dose, tra le 800 persone che hanno avuto la possibilità di partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis,