Alexandre Gibot: “Ogni giorno mi sento privilegiato a lavorare per Porsche”

Innamoratosi delle corse dopo una visita a Magny-Cours, il nordico vive la sua passione con un produttore prestigioso. Esiliato in Cina per quasi dieci anni, l'uomo che ha grandemente contribuito allo sviluppo del PCCF apporta oggi il suo tocco al ramo asiatico mettendolo in risalto agli occhi del mondo intero.

pubblicato 08/10/2023 à 14:15

Dorian Grangier

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Alexandre Gibot: “Ogni giorno mi sento privilegiato a lavorare per Porsche”

©www.race-film.de

Ciao Alessandro. Vedo che sei connesso con l'auto. Hai un aneddoto a riguardo?

Questa 911 Carrera S ha un po' di storia grazie al suo colore. Quest'anno, per il 75° anniversario della Porsche, è stata lanciata la campagna “Dream in Colors”. In Tailandia, dove si celebra anche il 911° anniversario del marchio, questa iniziativa si concentra sui giorni della settimana con sette colori diversi e la corrispondente 911 Carrera GTS. Lì, il giorno della settimana in cui sei nato è importante quasi quanto la data, se non di più. Il giallo corrisponde a lunedì, il giorno in cui sono nato, quindi ho chiesto una XNUMX gialla.

Ci siamo incontrati a Le Mans, ma è molto lontano dalla Francia che oggi ti stai dimostrando!

In effetti, lavoro a Shanghai, in Cina. Ho lasciato la Francia quando avevo 32 anni (in 2015. Nota dell'editore). Non ho mai avuto un lavoro normale e ho sempre avuto la possibilità di trasformare la mia passione nella mia attività. È lei che ancora mi guida.

Quando è stato il tuo primo ricordo legato alle corse?

Tutto è iniziato guardando i Gran Premi quando ero bambino. Il mio primo vero contatto con il motorsport è stato anche con la F1, a Magny-Cours (Nièvre) durante una sessione di test alla quale ho partecipato con i miei genitori. McLaren e Ligier è andato lì. Ho ancora le immagini nella mia testa. È stato allora che ho preso il virus. Da allora in poi mi sono detto: “ Questo è quello che voglio fare! ". IO

Dorian Grangier

Un giovane giornalista nostalgico degli sport motoristici di una volta. Cresciuto grazie alle gesta di Sébastien Loeb e Fernando Alonso.

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