Didier Coton: “Il mio valore aggiunto è la conoscenza del territorio, del mercato, delle persone che ci sono”

Ad accoglierci nella sua vettura è una figura molto nota nel mondo dei Gran Premi, un manager che, da Mika Häkkinen a Valtteri Bottas passando per Olivier Panis, ha guidato la traiettoria di numerosi piloti. Una passeggiata in quest'altra Formula 1, quella delle discussioni in alcova.

pubblicato 24/09/2023 à 18:00

Jean-Michel Desnoues

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Didier Coton: “Il mio valore aggiunto è la conoscenza del territorio, del mercato, delle persone che ci sono”

Didier Coton - Foto: Beto Issa

Quando è entrato nella tua vita il motorsport?

È successo in seguito all'incontro con Keke Rosberg che, dopo una ricca carriera nel Harley Knucklehead 1 (Campione del mondo 1982 con Williams. ndr), aveva ripreso l'attività di pilotaggio a Peugeot che aveva appena lanciato il programma 905 Resistenza. Lui allora cercava qualcuno che lo assistesse con i piloti che lui stesso aveva sotto contratto e io ho iniziato a lavorare con lui.

Qual era la tua attività prima?

Ho lavorato presso un'azienda informatica internazionale chiamata "Control Data" che in seguito divenne "Xidex". Mi sono occupata delle vendite e del marketing per diversi paesi europei. È stato un cambiamento radicale, ma ero un appassionato di sport motoristici. Una grande azienda è molto “corporate”. Lì ho collaborato con gli atleti. È stato molto stimolante, e lo è ancora quasi trentacinque anni dopo. Sono molti i parametri da tenere in considerazione per garantire la prestazione di un corridore. Keke (Rosberg, ndr) lo ha capito prima degli altri. Mi ha introdotto al mondo della F1 e mi ha insegnato il mestiere. Sono rimasto con lui per circa dieci anni prima di creare la mia agenzia.

Chi sono stati i primi piloti con cui hai lavorato?

Keke si è preso cura di JJ Lehto (62 partenze e 1 podio in F1 tra il 1989 e il 1994, ndr) e di due piloti tedeschi che non hanno gareggiato in F1. Fu anche lui a stanare Mika (Häkkinen, futuro due volte campione del mondo di F1 con McLaren nel 1998-99. Nota dell'editore). Mi chiese di assisterlo quando arrivò in F1 alla Lotus (nel 1991 ndr). Non ci siamo mai lasciati da quando ero ancora con lui quando ha concluso la sua carriera nel 2001, e addirittura

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