Ludovic, cosa ti caratterizza?
Sono un po’ “testa di cazzo”. (Sorride) Ho un buon background, ma devi scavare più a fondo nel guscio. Sono crudo, dico quello che penso. Non so come arrotondare gli angoli. Anche quando voglio dire qualcosa di carino, il tono non è necessariamente quello giusto.
Che pilota sei?
Non mi arrendo mai, “non mollare mai” è il mio motto. Guidando, non mi sento come se stessi facendo qualcosa di eccezionale. Faccio un giro, premo i pedali, uso un bastone... tutto qui. Non posso permettermi di fare i test, non ho né tempo né mezzi finanziari. Non ho una macchina messa a punto al millimetro, ma ci salgo, faccio 200 metri, 3-4 svolte a destra e sinistra, e vedo subito se reagisce come voglio.
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