Rally del Marocco: Peterhansel primo leader

"Questa prima speciale è stata piuttosto dura, non dobbiamo arrabbiarci altrimenti ci sarebbero stati degli incidenti, ma è stata interessante anche dal punto di vista della guida", ha spiegato Stéphane Peterhansel al termine di questa prima speciale, composta da due giri di 138 km . “Dopo diverse settimane di test quest’estate in Marocco, è bello guidare improvvisando, seguendo un buon road book. La macchina ha funzionato bene, ora ha delle reazioni che mi piacciono”. Da notare che il team X-Raid si è recentemente arricchito in termini di staff tecnico. Bernard Lindauer, ex Mitsubishi, ora ricopre il ruolo di ingegnere consulente, mentre Mathias Aubespin, precedentemente visto nel team Ford-WRC, è l'ingegnere responsabile dell'auto di Peterhansel.

Autore del secondo miglior tempo per due volte, il russo Leonid Novitskiy ha conquistato il secondo posto, nove minuti dietro Peterhansel. Il terzo posto è occupato dalla Nissan Navarra del team Overdrive guidata dal belga Van Cauwenberge, staccato di 26 minuti. Poi è arrivata la “Megane Silhouette” con motore V8 di Jean-Noël Julien e i buggy di Philippe Vandromme (MD Sport) ed Etienne Smulevici (SMG).

Da notare che l'equipaggio russo Mironenko-Lebedev, iscritto sulla seconda Nissan Navarra del team Overdrive, non ha preso il via questa mattina per un motivo sorprendente: le borse contenenti le tute e i caschi sono state smarrite da una compagnia aerea. Nonostante il loro team manager, Jean-Marc Fortin, abbia trovato una soluzione, con tute “in prestito”, i due russi hanno preferito tornare a casa, come “bambini viziati”?