Percorso duro ed energie green: cosa ricordare dalla presentazione della Dakar 2021

La Dakar 2021 darà inizio ad una rivoluzione con il lancio di un piano di transizione all’energia a idrogeno entro il 2030 per auto e camion. Il percorso sarà nuovo al 100% e darà il primo posto alla navigazione e alle competenze tecniche.

pubblicato 25/11/2020 à 14:15

Medhi Casaurang

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Percorso duro ed energie green: cosa ricordare dalla presentazione della Dakar 2021

Forse sono rimasti dei dubbi in seguito alla seconda ondata di coronavirus e al clima teso che regna in Medio Oriente nei confronti dell’Occidente, ma gli animi cupi vanno a loro scapito: la Dakar 2021 si terrà dal 2 al 15 gennaio in Arabia Saudita. David Castera e il suo team di Amaury Sport Organization hanno presentato in dettaglio la prossima edizione durante una conferenza mercoledì 25 novembre. Ecco i punti principali:

1. Un percorso più difficile rispetto al 2020

Le critiche mosse dai partecipanti alla prima Dakar saudita hanno sottolineato la relativa facilità della seconda settimana. ASO lo ha capito bene e sta correggendo la situazione nel 2021. Le 12 tappe sono completamente nuove e limitano la lunghezza dei settori più scorrevoli. In altre parole, il livello tecnico sarà maggiore e dovrai pensare prima di premere il pulsante.

 

 

Durante i 4 km di tratti cronometrati gli equipaggi dovranno utilizzare sapientemente il nuovo road book elettronico, consegnato qualche minuto prima della partenza di ogni tappa. Ingrediente mitico di rallye-raid, sarà presente la sabbia con diverse tappe segnate da creste dunali. Pertanto, la penultima tappa, la più lunga (511 km), regalerà suspense fino alla fine con 100 terminali tra le dune, ovvero “un oceano di sabbia” assicura David Castera.

 

 

2. Meno quantità, più qualità

A causa della crisi sanitaria e delle restrizioni sui viaggi, l’elenco dei dichiaranti è inferiore rispetto agli anni precedenti. In questo contesto senza precedenti, dobbiamo onorare la performance di riunire 321 veicoli in totale (129 moto e quad, 124 auto, T3 e SSV), 42 camion e 26 oldies per il lancio della Dakar Classic, manifestazione di regolarità riservata ad auto/camion dal 1979 al 2000.

In macchina, Sébastien Loeb ritorna in compagnia di un nuovo buggy sotto il tendone del team Bahrain Raid Xtreme, gestito dagli inglesi della Prodrive. L'alsaziano è legato al suo copilota di lunga data, Daniel Elena, ed ha per compagno lo spagnolo Nani Roma, vincitore nel 2014 con la Mini.

>>Elenco dei partecipanti<

Proprio Mini torna alla carica con il buggy dei vincitori uscenti, Carlos Sainz-Lucas Cruz. Stéphane Peterhansel vorrà fare meglio del terzo posto con il suo nuovo navigatore, Édouard Boulanger.

 

A Toyota, confidiamo nel solido Hilux V8. L'artista del deserto, Nasser Al-Attiyah, punterà al passo dei tre grazie al lavoro del suo copilota, il francese Mathieu Baumel. Meno arruffato ma coerente, Giniel de Villiers terrà sicuramente la casa.

Tra i 144 esordienti notiamo la presenza dell'ex pilota di rally Kris Meeke a bordo di una SSV Zephyr costruita dalla società francese PH Sport. Cyril Despres ritorna nella categoria automobilistica principale con l'avventuriero Mike Horn al posto giusto di a Peugeot DKR. Altro personaggio dei rally raid, Christian Lavieille corre su un Optimus della struttura MD Rallye Sport.

 

3. Idrogeno, una soluzione per il futuro

Questo non riguarda la prossima Dakar, ma presto dovremo dire addio ai motori diesel della Mini e ai V8 delle Toyota. Entro il 2030, l’ASO vuole generalizzare l’uso dell’idrogeno per bivaccare auto/camion!

Una scommessa coraggiosa, che ignora l’energia elettrica per fare il grande passo direttamente verso una modalità di propulsione più rispettosa dell’ambiente, seppure agli albori. Inizialmente, le élite (professionisti) di automobili e camion saranno incoraggiate a compiere questa transizione, prima di espandere il fenomeno agli amatori e agli indipendenti.

 

4. Il dispositivo televisivo

Come di consueto, France Télévisions trasmetterà l'evento. Ogni sera, a partire dalle 20, 40 minuti di diretta saranno proposti su France 4, prima di passare su France 3 per il Journal du Dakar alle 20. I nottambuli saranno premiati dallo spettacolo Bivacco su France 45 nella seconda parte della serata. Il live tracker e il cronometraggio saranno disponibili sul sito francetvsport.

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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