Sono iniziati i controlli a Dakar

È tempo di riunioni, di racconti di viaggio più o meno movimentati, di speculazioni sugli scenari di corsa. Le “verifiche” della Dakar, questo grande raduno preliminare, si svolgono sempre in un'atmosfera rilassata, con un grado di concentrazione sufficiente per poter pianificare in anticipo i 14 giorni di gara, i 9000 chilometri di strade, piste e dune che attendono i concorrenti. I concorrenti che hanno scoperto l'America l'anno scorso si sono ricollegati principalmente a Buenos Aires. Molti sono andati a ritirare i propri veicoli al Delta Dock, il porto di sbarco situato a un centinaio di chilometri dalla capitale argentina. Si sono poi diretti verso il centro espositivo La Rural, che, come nel 2009, ospita le verifiche tecniche e amministrative? e tra poco più di due settimane la cerimonia di arrivo sul podio alla quale tutti sperano di partecipare.

Essendo le “verifiche” previste su tre giorni, i primi chiamati sono stati i concorrenti americani del Nord e del Sud. Il motociclista americano Jonah Street, vincitore di tappa lo scorso anno sul rallye, vince il premio per la sconsideratezza, per aver dimenticato la patente in un albergo situato all'altro capo della città. Per questa volta l'errore di navigazione non ha conseguenze?

In totale sono circa un centinaio i veicoli che hanno potuto entrare nel parco chiuso, da cui partiranno per recarsi venerdì alla prima tappa. Se questa mezza giornata trascorsa a La Rural ci ha permesso di incontrare l'intero team BMW X-Raid per una conferenza stampa, i tenori della disciplina saranno rappresentati durante le giornate di mercoledì e giovedì. Da domani sul circuito di verifica sono attesi candidati al podio come Robby Gordon.