Le Mans Classic 2020 rivela i suoi primi elenchi di iscritti

Nel 2020, Le Mans Classic celebrerà la sua decima edizione (dal 10 al 2 luglio). L'evento biennale, organizzato da Peter Auto, offrirà otto diverse categorie, dal 5 fino all'inizio degli anni 1923!

pubblicato 01/02/2020 à 14:59

Medhi Casaurang

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Le Mans Classic 2020 rivela i suoi primi elenchi di iscritti

Un primo elenco dei partecipanti è stato pubblicato il 31 gennaio. Altri concorrenti potrebbero essere annunciati nelle prossime settimane; Intanto ecco alcune auto leggendarie da non perdere nella Sarthe la prossima estate.

>>Altipiani impegnati da 1 a 6<<

Tavola 1 (1923-1939)
1939 – Talbot Lago T26 ex monoposto

Alla fine degli anni '30 le Frecce d'Argento tedesche dominavano tutte le gare. La monoposto offset Talbot Lago T26 è progettata per detronizzarli. Il suo motore a sei cilindri in linea purtroppo non può battere il V12 delle Mercedes-Benz W154. Eppure, ciò non gli ha impedito di avere una grande carriera agonistica con una vittoria al Gran Premio di Comminges o un secondo posto alla 24 Ore di Le Mans del 1950.


©ACCO

Tavola 2 (1949-1956)
1953 – Cunningham C4R

Briggs S. Cunningham Jr era uno degli sportivi automobilistici americani più famosi del suo tempo. Con il suo marchio omonimo ha portato gli Stati Uniti alla ribalta ma soprattutto alla vittoria. Delle 36 auto del marchio Cunningham, solo nove sono modelli da corsa. Tra queste, la C4R, che vinse il maggior numero di titoli tra cui la vittoria di John Fitch alla gara di Elkhart Lake nel 1952 e a Sebring nel 1953. Le statistiche parlano da sole, le tre C4R prodotte vinsero il 74% e finirono l'84% delle gare a cui parteciparono .


© Le Mans Classica

Tavola 3 (1957-1961)
1955 – Jaguar D-Type

Dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans nel 1951 e nel 1953 con la Type-C, Jaguar era sotto pressione: il modello successivo doveva essere altrettanto efficiente e mantenere così il dominio inglese! La Type-D mantenne tutte le sue promesse e vinse la famosa gara di Le Mans nel 1955 con al volante la coppia Mike Hawthorn-Ivor Bueb.

 

 

Tavola 4 (1962-1965)
1964 – Ferrari 250LM

La Ferrari Berlinetta Le Mans mirava a succedere alla leggendaria 250 GTO. Prodotta in 32 esemplari, l'omologazione GT venne purtroppo rifiutata. Offrirà comunque un bel podio alla 24 Ore di Le Mans del 1965 con un primo posto per la N.A.R.T e un secondo posto per l'Ecurie Francorchamps.


© DPP 

Tavola 5 (1966-1971)
1970-Porsche 917

La Porsche 917 è un'icona per tutti gli appassionati di auto. La stampa specializzata le conferì addirittura il titolo di vettura da corsa più significativa del suo secolo. Vero e proprio bestione da corsa, questa automobile è senza dubbio la regina dell'endurance degli anni 70. Progettata appositamente per vincere la 24 Ore di Le Mans, dà spettacolo, soprattutto al livello di Mulsanne.


© DPP

Tavola 6 (1972-1981)
1976 – Inaltera

Inaltera era conosciuto, all'epoca, come marchio di carte da parati presieduto da Charles James. Ma ciò cambierà rapidamente! Le Mans Jean Rondeau è alla ricerca di finanziamenti per un'auto per la 24 Ore di Le Mans del 1976. Charles James lo fornirà e darà così il nome del suo marchio a questa vettura. Al via due Inaltera: la prima porta il numero 1 e sarà guidata da Henri Pescarolo e Jean-Pierre Beltoise. Il numero 2 è pilotato da Jean Pierre Jaussaud, dallo stesso Jean Rondeau e da una donna, Christine Beckers. Anche il n°1 finirà all'8° posto!


© DPP

Gara del Gruppo C (1982-1993)

Difficile selezionare un modello particolare. Verranno infatti schierate numerose rarità melodiose: cinque Jaguar (XJR-8, XJR-9, XJR-11), quattro Porsche (956, 962) e tre Peugeot 905 V10! La colonna sonora si preannuncia eccezionale:

 

 

>>Iscrizioni alle gare del Gruppo C<<

Leggende delle corse di resistenza (1994-2010)
1997 – Panoz Esperante GTR-1

Alla fine degli anni '1990 e poi all'inizio degli anni 2000, la Panoz Esperante GTR-1 è stata il primo simbolo dell'originalità e della passione del suo ideatore Don Panoz, uno dei principali protagonisti della rinascita dell'endurance. Visto nel campionato FIA GT nel 1997, con i migliori risultati dei noni posti a Spa-Francorchamps e Donington, l'esemplare qui presentato (telaio 003) ha gareggiato anche alla 24 Ore di Le Mans nel 1997 e nel 2004, rispettivamente con i colori di David Price Racing e Larbre Compétition (ritiri).

 

 

>>Leggende delle corse di resistenza impegnate<<

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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