Il bilancio di Peterhansel prima dello sprint finale: “Giochiamo davanti, ma sul filo del rasoio”

Il leader della Dakar 2021 prima della tappa della maratona traccia il suo bilancio della prima settimana, segnata dalla perfetta intesa con il suo navigatore Édouard Boulanger. 

pubblicato 09/01/2021 à 18:12

Medhi Casaurang

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Il bilancio di Peterhansel prima dello sprint finale: “Giochiamo davanti, ma sul filo del rasoio”

Non per niente Stéphane Peterhansel è soprannominato “Monsieur Dakar”. Il pilota francese, 55 anni, ha concluso la prima settimana della Dakar 2021 in testa all'evento Venerdì 8 gennaio, con il suo copilota Édouard Boulanger a bordo della Mini JCW Buggy.

Mai vincitore di una tappa in sei giorni, l'uomo con 13 titoli nell'evento ha dimostrato uno straordinario senso tattico, sapendo gestire l'attacco, la gestione meccanica e una buona coordinazione con il suo nuovo browser francese.

 

“Questa è la prima corsa su larga scala che facciamo con Édouard, conferma l'ex pilota Yamaha. Abbiamo fatto pochissimi errori di navigazione, tranne uno, come tutti, ieri (giovedì), dove abbiamo lasciato dieci minuti buoni, come Nasser. (Al-Attiyah). Non abbiamo nemmeno danneggiato l'auto, nessun errore di guida. È una buona settimana. »

Au classement général, Peterhansel-Boulanger comptent 5’53’’ de marge sur le Toyota Hilux d’Al-Attiyah-Baumel. “Soprattutto domenica partiremo dal quarto posto, il che è molto positivo dal punto di vista strategico” ammette Stéphane Peterhansel. Non sarà infatti lui il responsabile dell'apertura della pista, e potrà iniziare la tappa della maratona dietro al suo avversario.

Il duello con la 4x4 giapponese dovrebbe continuare secondo l'attuale leader. “Non si fa nulla, è come se ripartissimo da zero. Per restare in contatto dobbiamo pedalare ogni giorno al 100% della nostra capacità. Ovviamente, in questo caso, ci si espone ad errori, soprattutto nella navigazione, perché al copilota non viene concesso il tempo sufficiente per sviscerare gli annunci.

Sono possibili anche errori del conducente, una ruota, una sospensione, ecc. Possono essere strappati. Giochiamo davanti, ma sul filo del rasoio. Siamo su uno strato di ghiaccio molto sottile.

Carlos (Sainz, 3° a 40’. Nota dell'editore) possono anche trarre vantaggio dal nostro duello. Abbiamo già assistito a duelli spettacolari in cui due piloti prendono il comando, poi commettono un errore o hanno problemi meccanici. Potrebbe succedere. »

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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