Sia lodato Lynk & Co?

Noleggiare un'auto senza impegno e condividerla per ridurre i costi: questo è l'ardito concetto del produttore cinese che arriverà in Francia nelle prossime settimane.

pubblicato 13/11/2021 à 13:00

Nicola Valeano

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Sia lodato Lynk & Co?

Se il nome Lynk & Co è originale, il principio di funzionamento di questo marchio del gruppo Geely non lo è da meno. Il colosso cinese, proprietario di Volvo, ha scelto un posizionamento unico per il suo giovane marchio creato nel 2016, privilegiando una formula di noleggio senza impegno, cancellabile in qualsiasi momento. Così, per 500 euro/mese, sarà possibile noleggiare l'unico veicolo inizialmente offerto, la Lynk & Co 01, con assicurazione, manutenzione nella rete Volvo e 1250 km (0,15 euro/km aggiuntivi) inclusi.

È possibile acquistarla anche in contanti, al prezzo di 41 euro bonus esclusi, ovvero 500 euro in meno della cugina targata Volvo con cui condivide la stessa base tecnica, la XC7600 Recharge T40. Qui non vogliamo battere i record di rapporto qualità-prezzo con offerte clamorose come altri produttori cinesi, ma vogliamo essere diversi, moderni e cool con un veicolo di fascia alta, ad altissima tecnologia e una comunicazione rivolta ad un pubblico di millennials (i trentenni di oggi).

Il Lynk & Co 01 è un SUV ibrido plug-in compatto (4,54 m) dal design lusinghiero, con 261 CV di potenza cumulativa e un'autonomia completamente elettrica di 69 km (secondo lo standard WLTP), grazie ai suoi 14,1 utili kWh. Il veicolo è molto ben equipaggiato di serie con tetto panoramico, portellone elettrico, cruise control adattivo, fotocamera integrata per selfie, connessione ai social network e solo due colori metallizzati, nero o blu. Sulla scia di Volvo, questo modello beneficia della massima valutazione EuroNCAP per gli aspetti di sicurezza, pari a 5 stelle.

Il dono della condivisione

In caso di noleggio o acquisto, la bolletta può essere ridotta mettendo la propria auto a disposizione di una comunità a pagamento, siano essi amici intimi (familiari, amici) o estranei, membri del marchio. Per il resto si fa tutto online, con un'applicazione dedicata al car sharing e un sistema di chiavi digitali.

Si tratta quindi di una soluzione un po' strana, a metà tra una start-up automobilistica digitalizzata e un servizio di car sharing, di cui nessuno sa quali siano le reali potenzialità nella nostra regione. Gli inquilini o i proprietari si fideranno degli estranei nel lasciare la propria auto con loro? Ce ne saranno abbastanza per creare una flotta sufficiente per diventare un vero protagonista del car sharing contro Free2Move e gli altri Zity di Mobilize?

La scommessa è dire che un'auto in genere viene utilizzata solo il 4% del tempo dal suo proprietario, lasciando molto spazio agli altri. Basta subaffittare la propria auto fino a ridurre, per i più organizzati, a zero i 500 euro mensili. Questo per quanto riguarda la teoria. Il futuro dirà se, in Francia, la formula troverà il suo posto. In ogni caso, in Europa, secondo la marca, gli obiettivi sono stati ampiamente superati, con la firma di 27 membri, di cui il 000% con formula senza impegno.

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