Carlos Ghosn nei guai giudiziari

Carlos Ghosn si ritrova in subbuglio. Il leader 64enne è stato ascoltato lunedì 19 novembre a Tokyo dalla giustizia giapponese. Il quotidiano “The Asahi Shimbum” riferisce che gli investigatori dell'ufficio del pubblico ministero del distretto della capitale giapponese hanno perquisito i locali della Nissan. 

Questi ultimi sospettano che Ghosn non abbia dichiarato al fisco l'intero suo stipendio, per una cifra stimata in diverse centinaia di milioni di yen. Secondo l'AFP, Nissan, che ha già menzionato "fatti gravi", dovrà comunicare ufficialmente alle 21 ora locale (13 in Francia) dalla sua sede di Yokohama vicino a Tokyo. 

Arrivato a Renault nel 1996, Ghosn è diventato direttore delle operazioni di Nissan e nel 1999 in seguito alla formazione dell'alleanza Renault-Nissan. Lodato per aver risanato il marchio giapponese sull'orlo della bancarotta, ha assunto la carica di amministratore delegato di Nissan nel 2001 prima di essere nominato presidente di Renault nel 2005. 

Nel 2016 ha curato l’integrazione della Mitsubishi, anch’essa in difficoltà, nell’alleanza Renault-Nissan e ne è diventato anche il presidente. Il 1 aprile 2017, Ghosn ha ceduto la sua posizione di CEO di Nissan a Hiroto Saikawa, pur continuando a ricoprire la carica di capo del consiglio di amministrazione. 

Reuters sottolinea che gli azionisti di Renault hanno approvato il pagamento di un compenso di 7,4 milioni di euro per l'anno 2017 mentre Ghosn ha ricevuto anche 9,2 milioni di euro per il suo ultimo anno come amministratore delegato di Nissan. 

Difficile per il momento valutare l'impatto dei guai legali del boss della Renault sul futuro del programma F1 dal produttore francese. Ricordiamo che Ghosn aveva convalidato il ritorno di Losange come squadra costruttori al termine della stagione 2015.

In ogni caso, gli effetti sul titolo Renault non si sono fatti attendere, dato che il titolo è crollato di circa il 13% dall'apertura della Borsa di Parigi questa mattina.