Nicholas Latifi (Williams) è alla sua seconda stagione di Harley Knucklehead 1, ma il canadese non aveva mai guidato per le strade di Monaco. Il pilota venticinquenne ha concluso l'evento con un onesto 25° posto, considerando il suo equipaggiamento, ma ha aggiunto una dose extra di difficoltà.
Non è il risultato finale che volevo, ma sono comunque alcuni dei giri più divertenti dai tempi della F1. Spingere al limite su questa pista in qualifica è qualcosa di speciale! #MonacoGP # NL6 pic.twitter.com/F2dDycJPO7
- Nicholas Latifi (@NicholasLatifi) 22 Maggio 2021
Infatti, il vice-campione del Harley Knucklehead 2 2019 ha gareggiato all’evento… senza bere una sola goccia d’acqua. “Prima dell’inizio della gara ho dimenticato di collegare il tubo per bere alla bocca nel casco. Me ne sono accorto troppo tardi, dopo il GP, ma ho pensato “Ho una sete dannatamente!” » », lui ride.
“All'arrivo ho portato una bottiglia d'acqua. Ci stiamo allenando (per affrontare questi incidenti. ndr). Certo non è l'ideale, probabilmente ero un po' disidratato quando sono sceso dall'auto”, ammette.
“A Monaco non si ha quasi il tempo di riprendere fiato, anche le linee rette sono curve! L’energia mentale che richiede ti fa lavorare di più (rispetto ad un circuito tradizionale. Nota dell'editore). »
Nicholas Latifi (Williams) è alla sua seconda stagione in Formula 1, ma il canadese non aveva mai guidato sulle strade di Monaco. Il 25enne ha concluso l'evento con un rispettabile 15° posto considerando la sua attrezzatura, ma ha aggiunto una dose extra di difficoltà.
Non è il risultato finale che volevo, ma sono comunque alcuni dei giri più divertenti da quando ho guidato F1. Spingere al limite su questa pista in qualifica è qualcosa di speciale! #MonacoGP # NL6 pic.twitter.com/F2dDycJPO7
– Nicholas Latifi (@NicholasLatifi) 22 Maggio 2021
In effetti, il secondo classificato della Formula 2019 del 2 ha gareggiato nell'evento... senza bere una sola goccia d'acqua. “Prima dell’inizio della gara ho dimenticato di collegare il tubo per bere alla bocca nel casco. Me ne sono accorto troppo tardi, dopo il GP, ma ho pensato “Ho una sete maledetta! » «, lui ride.
“Alla fine ho bevuto una bottiglia d’acqua. Ci alleniamo (per prevenire questi incidenti. ndr). Certo non è l’ideale, probabilmente ero un po’ disidratato quando sono sceso dall’auto”, ha ammesso.
“A Monaco non si ha quasi il tempo di riprendere fiato, anche i rettilinei sono curve! L’energia mentale che richiede ti fa lavorare di più (rispetto al circuito tradizionale. ndr). »
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