Lo abbiamo pensato il calendario WRC 2020, rivista e corretta a causa della pandemia di coronavirus e delle cancellazioni e rinvii pronunciati, sarà una delle principali informazioni del World Motor Sport Council questo venerdì.
Bisognerà però aspettare ancora un po' per conoscere il volto definitivo della fine della stagione 2020. Diversi rally europei, tra cui Estonia, Lettonia e Ypres, hanno confermato trattative più o meno avanzate con il promotore del Campionato del Mondo, ma nessuna decisione è stata ancora presa.
La FIA, invece, si è presentata un primo calendario provvisorio per la stagione 2021, con nove eventi già registrati, tra cui Safari Rally, Finlandia, Portogallo e Italia, tutti cancellati o rinviati (caso quest'ultimo per la tappa sarda, che sembra in corsa per aderire al rinnovato programma 2020).
Da segnalare il ritorno della Spagna (su asfalto) e la presenza dell'Australia con una nuova sede, a differenza della Nuova Zelanda, cancellata quest'anno, ma per il momento non in gioco, mentre gli organizzatori si preparano per il prossimo anno. Nessuna traccia nemmeno della Francia, né del Wales Rally GB o del Messico. Ecco i nove appuntamenti già confermati per il 2021:
Monte-Carlo
Finlandia
Portogallo
scamosciato
Raduno Safari
Spagna
Italia
Giappone
Australia
Controllare i costi
Gli organi direttivi della FIA hanno infatti validato misure volte al controllo dei costi per il rilancio della stagione in corso. Se il prossimo calendario offrisse meno di otto round (i tre già disputati più altri cinque), i team del WRC potrebbero utilizzare solo due motori, rispetto ai tre attuali.
Inoltre, i test che precedono le gare europee sarebbero limitati a un giorno per pilota iscritto da un costruttore iscritto al campionato. Due misure approvate dai concorrenti del campionato.
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