Per molto tempo le verifiche tecniche sono state uno dei momenti salienti di un evento di campionato del mondo. Nella maggior parte dei casi si svolgevano in uno spazio attorno al quale il pubblico poteva vedere l'intero processo. Si è iniziato con i dilettanti poi l'ordine inverso dei numeri ha portato le squadre ufficiali ad arrivare ultime. Le auto stavano entrando nell'area e la cosa magica era che anche gli equipaggi fossero lì. Ciò a volte dava luogo ad un'atmosfera delirante, come quando Carlos Sainz, poi al vertice, ha fatto il suo ingresso nel palazzo dello sport di Lloret de Mar... Pelle d'oca garantita... Per gli spettatori, ma anche per i media, è stata un'ottima occasione per avvicinarsi alle stelle della disciplina... fino al giorno in cui sono stati esentati da questo incarico. Gli audit hanno improvvisamente perso il loro fascino poiché si sono allontanati anche dai fan.
Oggi si svolgono nel recinto della squadra per le auto ufficiali. Le macchine non vanno più dai commissari, accade il contrario. Questi ultimi, che spesso sono locali, effettuano gli stessi controlli di prima, ma ora ci sono elementi più specifici, poiché le parti sono sigillate e devono essere utilizzate per più eventi. Tutto è elencato per verificare in particolare che un produttore utilizzi solo due motori a stagione.
Per i concorrenti del WRC2 e gli altri equipaggi il rituale rimane lo stesso di prima. I meccanici guidano l'auto con i documenti necessari e gli ufficiali hanno tutta una serie di punti da annotare: tergicristalli, luci dei freni, frecce, fari, clacson... All'interno, è ancora più severo, perché i sedili devono essere conformi alle normative appena come l'estintore. Anche l'archetto è studiato scrupolosamente per garantire che non vi siano crepe.
« In alcuni paesi, ha detto un commissario durante i controlli keniani, a volte abbiamo avuto sorprese divertenti. Qui, un pilota aveva forato uno dei tubi… Non potevamo autorizzarlo a prendere la partenza. » Non è escluso che un concorrente sia costretto a modificare la sua cavalcatura per poter competere. Conduttori e navigatori dovranno rispettare, oltre alla vettura, anche le misure di sicurezza vigenti riguardanti tute, caschi o biancheria intima ignifuga.
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