Mitsubishi tornerà presto alle competizioni

I risultati finanziari dei produttori sono generalmente conferenze noiose perché sono monopolizzate dai numeri così come dalle parole relative al business e al marketing. Così, la conferenza tenuta da Mitsubishi questo martedì 11 maggio sulle sue prestazioni nel 2020 aveva tutto per passare inosservata nel mondo degli sport motoristici... grave errore!

Infatti, la marca dei diamanti ha annunciato, con sorpresa di tutti, il ritorno del suo marchio Ralliart. L'antenna sportiva di Mitsubishi verrà riproposta attraverso la produzione di accessori di gamma.

Grazie alla serie Lancer Evolution, il marchio fondato nel 1970 ha fatto sognare gli appassionati di auto sportive. Per vent'anni lo scontro giapponese tra la Lancer e la Subaru Impreza fece notizia sulle riviste specializzate.

Ma non è tutto. L'amministratore delegato di Mitsubishi, Takao Kato ha fatto un altro annuncio esplosivo. “Per i clienti che desiderano scoprire il nostro mondo Mitsubishi, lanceremo accessori su misura per la nostra gamma di modelli. Inoltre, rientreremo negli eventi motoristici in tutto il mondo. »

Quali eventi? Nessuno lo sa per il momento, tranne la controllata dell'Alleanza Renault-Nissan dal 2016 si è distinta in due discipline tra gli anni '1980 e 2000: rallye e il rally raid, sotto la guida di Andrew Cowan.

Nel Campionato Mondiale Rally, Ralliart Europe, fondata come Andrew Cowan Motorsport nel 1983, ha difeso gli interessi di Mitsubishi attraverso l'imbattibile Tommi Mäkinen, incoronato quattro volte dal 1996 al 1999. Le versioni WRC della Lancer sarà quindi meno efficiente e il marchio si ritirerà ufficialmente alla fine della stagione 2005.

Per quanto riguarda i rally raid, Mitsubishi resta la padrona indiscussa della Dakar nonostante un'assenza totale dal 2009. Con 12 vittorie ottenute in 26 anni, la Casa giapponese detiene il maggior numero di vittorie nella classifica generale dell'Automobile. Mitsubishi è stato l'avversario numero 1 dei marchi francesi Peugeot (7 successi) e Citroën (4), poi Volkswagen (4) in Africa.