Piste FIA ​​e Siemens per migliorare la sicurezza degli spettatori

Dopo l'annuncio della FIA di lavorare per migliorare la sicurezza degli spettatori ai margini delle prove speciali del WRC, Stuart Robertson, responsabile della sicurezza dei circuiti e dei rally per la federazione, illustra dettagliatamente alcune aree di lavoro.

pubblicato 03/04/2019 à 12:28

Pierre Nappa

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Piste FIA ​​e Siemens per migliorare la sicurezza degli spettatori

La FIA ha fatto della sicurezza uno dei suoi principali ambiti di lavoro. Che si tratti di sicurezza stradale, attraverso l’iniziativa 3500Lives, o di sport motoristici, la federazione guidata da Jean Todt sta aumentando i suoi sforzi per rendere più sicuri questi diversi ambienti.

Recentemente, la FIA ha annunciato a margine del Motor Show di Ginevra in Svizzera, voglio lavorare con Siemens per cercare di rimediare al problema ricorrente degli spettatori mal posizionati ai margini delle prove speciali WRC.

Stuart Robertson, responsabile della sicurezza del circuito e rallye alla FIA, nell'ultimo numero di AUTO è tornato sulle possibili strade menzionate il mese scorso, in relazione a Siemens.

"Vogliamo utilizzare le telecamere di bordo per lavorare sul riconoscimento delle immagini per vedere se c'è differenza tra il momento in cui la safety car passa in un luogo e la prima auto da rally, dice Robertson.

Spesso dichiariamo la zona sicura e poi alcuni spettatori ritornano in zone non sicure. È quindi importante rilevare continuamente questo cambiamento utilizzando le telecamere di bordo della prima vettura, quindi monitorare da vicino le vetture successive per garantire che nulla sia cambiato nell’ambiente dello spettatore. »

Un altro possibile campo d’azione è l’utilizzo delle nuove tecnologie e degli smartphone ormai posseduti da moltissime persone. La FIA potrebbe utilizzare la localizzazione dei telefoni, tramite applicazioni utilizzate per seguire un evento, in modo da tracciare i movimenti degli spettatori. Anche droni e vari sensori potrebbero completare il sistema.

“Se un pedone lascia il marciapiede, un’auto autonoma è programmata per individuarlo e reagire, continua Robertson. Non abbiamo bisogno che le nostre auto da rally frenino automaticamente, ma dobbiamo sapere se c'è un problema con uno spettatore.

Quindi [dopo la prima vettura], quando la successiva entrerà in una zona due minuti dopo, potremo risolvere il problema. Possiamo avvisare un commissario di gara di recarsi in quella posizione e inviare messaggi all'area GPS di quello/i spettatore/i. Oppure possiamo, come ultima risorsa, creare una Zona Lenta o addirittura fermare la fase finché non risolviamo il problema. »

 

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