I grandi modelli Citroën nel WRC (1/3): Una giornata con Meeke sulla C3 2017

Myherin North, in una fredda e piovosa mattina di novembre. Non è necessario cercare su Google Maps, non otterrai alcun risultato. Pochi minuti prima, un cartello mi dava il benvenuto in Galles. Le istruzioni erano semplici: seguire la A44 ovest da Birmingham, Inghilterra, verso Ysbyty Cynfyn, quindi svoltare a sinistra. Quando ? Sull'SMS inviatomi dal team Citroën vedo solo la sagoma anarchica di ruscelli dai nomi barbarici (Afon Gwy, per esempio), un campo di turbine eoliche e una linea di colore viola. Probabilmente una strada nel bosco.

Inizio e mi fermo per paura di sbagliare strada. Nell'aria si sente l'eco di un motore da corsa. Da un punto di vista panoramico, scopro, in lontananza, un'auto mimetizzata inseguita da una fitta nuvola di fango e sassi. Senza dubbio, è lei la persona per cui sono venuto. La distanza desincronizza il suono dall'immagine, ma il risultato in me è lo stesso: non è troppo tardi per voltarsi...

Un intero mito circonda già le performance descritte come demoniache in questi nuovi WRC 2017, e mentirei se dicessi che non ero preoccupato di sfrecciare giù per le scivolose colline gallesi alla destra di Kris Meeke.

Yves Matton, direttore di Citroën Racing, ha allargato un po' i limiti del programma di oggi affinché il mio battesimo potesse adattarsi. « Sarai l'unico giornalista al mondo a cui verrà offerta questa possibilità prima dell'inizio della stagione, sappiatelo, perché non potremo più permetterci il lusso di ripeterlo, i tempi sono troppo stretti”, mi aveva confessato telefonicamente qualche giorno prima. Grazie per questo privilegio. 

Sensazione di claustrofobia 

Les présentations sont à peine faites avec Alexis Avril, chef de projet de la C3 WRC, qu’il m’est déjà demandé de me préparer. Kris Meeke débriefe avec ses ingénieurs après une précédente série d’allers-retours et attend ses futures instructions. J’en profite pour faire le tour de la Citroën, repeinte