Le figure libere di Loeb

Ci sono vari modi per volare via: in campionato, accumulando vittorie, oppure in campo, moltiplicando le botti. In Grecia, Sébastien Loeb ne ha fatto l'amara esperienza.

pubblicato 17/06/2009 à 10:20

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Le figure libere di Loeb

Prima della partenza la frase gira per la testa di tutti, a cominciare da Daniele Elena, il più circospetto: “ Per avere una possibilità di vincere, dovrai prima sopravvivere alla terribile giornata di sabato. » Dopo anni di assenza, l'Acropoli ritorna nel Peloponneso dove, un tempo, si svolgeva la notte più estenuante rallye stava succedendo sulla strada. Al giorno d'oggi gli equipaggi temono soprattutto il caldo e, soprattutto, la durezza di un rivestimento capace di superare la gomma più resistente.

Venerdì, un lungo giro che porta da Loutraki a Itea permette alla classica ellenica di riconnettersi con un'altra parte della sua storia, ma i favoriti vengono rispettati. Da solo, Latvala ha commesso un errore cercando di passare in vantaggio. Per gli altri le cose serie cominciano il giorno dopo, con la tappa, nuova per tutti, da Klenia-Micene (SS7). Proprio a metà del km 17,25 una sinistra in discesa media serve come preparazione per una destra in conca. Duecento metri prima, una destra lunga e veloce precede una sinistra frenata per una destra stretta. Il posto è altrettanto interessante, ma va dritto al fondo.

Il portachiavi

Hirvonen apre la strada. Il finlandese sfrutta la deriva abilmente mantenuta a sinistra come ?richiamo? per posizionare il focus a destra.
Il sovrasterzo così indotto è proporzionale all'accelerazione. Sordo impedisce alla scivolata di prendere slancio a sinistra, colpisce presto la corda a destra e gira il C4 accelerando forte. È meno vorticoso, ma altrettanto efficace. Ecco Loeb. Il suono dello scarico della Citroën annuncia il suo imminente arrivo. All'improvviso, dietro l'argine, si sente un rumore acuto. Un altro. Poi niente. Cento metri da correre. Il C4 WRC è immobilizzato, dislocato, nel prato sottostante. Nella parte anteriore destra, l'ammortizzatore passa attraverso lo scafo.

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