Il WRC cerca un costruttore

Le future normative sull’ibrido nel WRC saranno anche un’opportunità per vedere un nuovo produttore equipaggiare il campionato. Dobbiamo ancora trovarne uno.

pubblicato 27/06/2019 à 16:25

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Il WRC cerca un costruttore

Durante l’ultimo Consiglio Mondiale (14 giugno), la FIA ha annunciato che sarebbe stato indetto un bando di gara per trovare un unico costruttore per il biennio 2021-2024. Se i termini del contratto non saranno stati resi noti, il costruttore selezionato dovrà equipaggiare tutti i veicoli a 4 ruote motrici. La sfida è significativa poiché sarà necessario fornire pneumatici per il WRC attuale nel 2021, Michelin che assicura la transizione nel 2020 (senza essere partner del WRC), poi altri a veicoli ibridi dal 2022. La tecnologia è nuova rallye e le vetture possono essere diverse (più grandi o con struttura tubolare), potrebbe essere necessario rifare una gamma. Il fortunato dovrà considerare due processi di sviluppo? Se i Clermontois non rispondono, il sostituto dovrà impegnarsi seriamente! Si porrà poi la questione dell'auto da utilizzare per le prove, nonché del/i pilota/i da richiedere. Come verranno conteggiati questi giorni?

Una volta completato lo sviluppo, diventerà urgente avviare la produzione per accumulare scorte sufficienti da trasportare al primo test. Soprattutto perché Monte-Carlo rappresenta un'enorme mole di lavoro con le diverse scelte a disposizione dei concorrenti. Anche per Michelin ciò richiede coinvolgimento e investimenti significativi.

Succede regolarmente che i concorrenti utilizzino pneumatici Kumho, Yokohama, MRF o DMACK, anche se questi ultimi stanno diventando sempre più rari dopo il successo di Elfyn Evans al Galles 2017. Questi produttori sono in grado di impegnarsi in modo più massiccio? ? E che dire di Goodyear o Dunlop? In Pirelli, il F1 prendendo l'intero budget, gli italiani non pensano di candidarsi.

“Eravamo presenti nel WRC2 per rispondere alla richiesta del nostro reparto marketing, spiega Terenzio Testoni, responsabile del rally. Abbiamo cercato di essere vicini ai nostri clienti. Quindi questo finirà. Dobbiamo aspettare i termini del bando di gara, ma ci sono poche possibilità che saremo candidati. In termini di budget, sarà sostanziale. E se non verranno né Pirelli né Michelin cosa faranno? Prima o poi qualcuno troverà, ma a che livello sarà il campionato? Chi ha preso questa decisione non si rende conto del lavoro che comporta ottenere pneumatici ad alte prestazioni. Per la Svezia, ad esempio, dovremmo iniziare i test quest’inverno per essere pronti a febbraio 2021! »

L'aspetto tecnico sarà importante, ma lo sarà altrettanto quello finanziario visto che il promotore chiederà diversi milioni di euro per il diritto di comparire sui bordi delle prove speciali o sul podio. Cosa che la Michelin non sembra più disposta a fare.

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