Il dilemma dei preparativi per il WRC

Per preparare l'evento a due appena disputato nel WRC, Hyundai Motorsport e Toyota Gazoo Racing hanno optato per strategie diverse. I risultati di questi due incontri, però, sembrano indicare che non esiste alcuna verità, il che lascia la porta aperta a un Safari indeciso.

pubblicato 08/06/2023 à 10:51

Loïc ROCCI

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Il dilemma dei preparativi per il WRC

Quando la rallye della Croazia, il motomondiale si è trovato di fronte alla prospettiva di una serie di 7 gare su terra consecutive. I primi due in Portogallo poi in Sardegna erano dei classici. A seconda delle informazioni e dell’esperienza accumulate negli anni precedenti, i team hanno sviluppato strategie diverse. Sono una delle conseguenze della riduzione del numero di giorni di test durante l’intero anno decisa dalla FIA per favorire un illusorio risparmio. Con soli 21 giorni per 13 gare da dividere tra gli equipaggi (4 per Hyundai et Toyota, 2 a M-Sport), era necessario operare delle scelte in merito alle priorità.

Per Portogallo e Sardegna, giapponesi e coreani hanno adottato opzioni opposte con risultati sorprendenti.

Gli uomini di Jari-Matti Latvala hanno infatti saltato la guida in Portogallo. Si stabilirono in Sardegna per preparare questi due incontri prima di dirigersi a Porto. Kalle Rovanperä ha avuto difficoltà a trovare il setting adatto a lui venerdì. Alla fine ci riuscì, diventando intoccabile per la vittoria. Al contrario, pur essendo contenti del lavoro svolto in terra portoghese, il trio Hyundai non ha potuto fare nulla contro il finlandese. Quindici giorni dopo, la storia si è ripetuta, ma nella direzione opposta. La struttura che avrebbe dovuto preparare al meglio il viaggio in Sardegna venne meno, soprattutto a causa degli acquazzoni e delle complicate traversate dei guadi. A difesa della Toyota, va riconosciuto che le condizioni nella regione di Olbia durante la gara non avevano nulla a che fare con quelle vissute dagli equipaggi durante i test. Pur non avendo messo le ruote in Italia per definire l'assetto ideale, lo staff di Cyril Abiteboul ho ottenuto un doppio lì. Thierry Neuville all’inizio della manifestazione ha detto: “ È sempre speciale iniziare una gara per la quale non ti sei preparato. Rimane il rischio di non riuscire mai a trovare le impostazioni giuste. Cerchiamo di partire da cose che conosciamo, che hanno funzionato negli anni precedenti e durante lo shakedown e le prime fasi le affiniamo. È possibile perdere completamente qualcosa non mettendo mai il dito su ciò che è appropriato. » Questo alla fine non è stato il caso in Italia. Inizialmente in difficoltà, gli i20 hanno rapidamente corretto la situazione. Ciò ha portato ai due migliori posti al traguardo.

Alla fine di questi due turni è difficile dire quale delle due squadre avesse ragione. C'è quindi un pareggio prima della trasferta in Africa. Sapendo che in Kenya è vietato effettuare una preparazione specifica, i due avversari si baseranno sull'esperienza dei due anni precedenti. Quale tra la i20 e la Yaris sarà più affidabile? A meno che M-Sport non risolva tutti... senza aver effettuato un test!

Loïc ROCCI

Giornalista specializzato in manifestazioni passate, presenti e future... e con accento del sud

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