Citroën pronta per la sfida climatica del Messico

Si prevede che il Rally del Messico richiederà quasi cento cavalli da tutte le vetture, comprese le Citroën C3 WRC di Sébastien Ogier ed Esapekka Lappi, che hanno beneficiato di test intensivi prima del primo evento su terra nel 2019.

pubblicato 04/03/2019 à 12:32

Medhi Casaurang

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Citroën pronta per la sfida climatica del Messico

Le due prove tipicamente invernali del Campionato Mondiale Rally (WRC) Il 2019 è dietro ai Reds; Adesso è la volta del Messico (7-10 marzo) per Citroën Racing. Se la rallye a terra è il primo di una lunga serie (9 in totale), le condizioni climatiche ne fanno un evento atipico nel calendario.

En effet, i veicoli viaggeranno ad un'altitudine media di 2 metri e vedranno la potenza del motore ridotta di oltre il 200%.. Gli errori di guida saranno puniti più severamente che altrove perché i solleciti saranno logicamente meno efficaci. 

Inoltre, le temperature oscilleranno tra 25 e 30 gradi nell'aria, il che complicherà il corretto raffreddamento della meccanica come spiegato Sebastien Ogier. ' E' un evento che apparentemente si svolge su piste molto belle ma bisognerà comunque fare attenzione nei secondi giri.

 

(Essi sono) sempre difficile per i meccanici, soprattutto perché l'altitudine non solo ci priva di cavalli ma complica anche il raffreddamento », analizza il quattro volte vincitore dell'evento (dal 2013 al 2015 e 2018).

Il francese, terzo nella classifica generale, è a 16 punti dal leader Ott Tanak, ha condotto due giorni di test per preparare il viaggio in America Centrale. “Abbiamo potuto beneficiare di due buone giornate di test prima della gara, su strade abbastanza rappresentative delle difficoltà che ci attendono. Fortunatamente le condizioni atmosferiche erano miti, anche se ovviamente non le temperature messicane. 

Dopo un Rally di Svezia complicato, che non ci ha permesso di esprimerci, non vedo l'ora di esserci, e di poter dare tutta la nostra misura questa volta. » Il suo compagno di squadra Esapekka Lappi nonostante non si mette pressione il suo podio in Svezia. “La mia esperienza del Messico è molto limitata, con una sola partecipazione alla gara lo scorso anno, oltre alla ricognizione effettuata nel 2017. In questo contesto, essere tra i primi cinque sarebbe un buon risultato per me. 

 

Il nostro ordine di partenza ci darà un vantaggio rispetto ai primissimi, sta a noi approfittarne su questo profilo dove ancor più che altrove è questione di essere puliti ed efficienti, visto il centinaio di cavalli che abbiamo ... perdiamo a causa dell'altitudine. »

Medhi Casaurang

Appassionato di storia del motorsport in tutte le discipline, ho imparato a leggere grazie ad AUTOhebdo. Almeno questo è quello che dicono a tutti i miei genitori quando vedono il mio nome all'interno!

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