Dal vivo e un Power Stage nel 2022

Il futuro promotore dell'Europeo vede le cose in grande per il futuro della categoria.

pubblicato 09/11/2021 à 10:19

Loïc ROCCI

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Dal vivo e un Power Stage nel 2022

JUHASZ Csaba (HUN) e BENCS Zoltan (HUN) al Rally d'Ungheria - Foto Bastien Roux / DPPI

Mentre l'ultimo round delERC nell'ovile di Eurosport si correrà alle Canarie (20-21 novembre), il futuro è in corso. WRC Il Promoter, che già cura la promozione del WRC e del WRX, erediterà quella dell'ERC dal 2022. Intende fare affidamento sull'esperienza acquisita nell'élite per rendere il campionato europeo più attrattivo. Ciò dovrebbe comportare lo stesso processo della Coppa del Mondo, vale a dire All Live e la trasmissione in diretta di tutti gli speciali. Per dare a questa competizione la possibilità di attirare tifosi, ed evitare che i concorrenti siano costretti a scegliere, l'ERC non si svolgerà in un fine settimana in cui è previsto il WRC, cosa che Eurosport cerca da tempo di fare. Per quanto riguarda le nomine, sembra che i contratti siano già stati firmati e verranno rispettati.

Ciò dovrebbe portare ad un calendario molto vicino al 2021. Come annunciato lo scorso agosto, Ypres dovrebbe riconquistare un posto nell'ERC… a meno che la tappa belga non venga requisita dal WRC per lo slot disponibile (18-21 agosto), ma non ancora designato. Questo ponte tra le due competizioni sarà uno degli ambiti di lavoro di Jona Siebel, direttrice del WRC Promoter, negli anni a venire. Similitudini dovrebbero verificarsi già nel 2022 con un'unica distribuzione di punti rispetto alle due attuali, di cui una alla fine di ogni tappa che complica inutilmente i calcoli. Dovrebbe apparire il principio del Power Stage, che piace al promotore e alla FIA. Secondo l'organizzazione piramidale dei rally, l'ERC deve diventare un serbatoio di destinazioni, ma anche di concorrenti per il WRC.

Se lo Junior WRC si correrà con Ford Rally3 a trazione integrale, lo Junior ERC rimarrà su Fiesta Rally4 (4WD). L’obiettivo è che svolga il ruolo di primo passo verso l’élite. Fino a quest’anno, Eurosport offriva interessanti borse di studio ai giovani vincitori per consentire loro di passare al livello successivo. I nuovi capi saranno altrettanto generosi? Come contribuiranno a far crescere le speranze? Questo resta da definire. Quello che è certo è che l'Europa non soccomberà al principio del produttore unico e vedrà confrontarsi più marchi (Pirelli, Michelin, MRF, Hankook, ecc.). Anche se l'arrivo delle Rally2 ibride è previsto solo tra qualche anno, il promotore sta valutando l'introduzione di un carburante a basse emissioni a partire dal 2. Se i nuovi gestori di questa competizione sembrano avere le idee abbastanza chiare sulla direzione da prendere a seguire bisognerà attendere l'approvazione della Commissione Rally.

Loïc ROCCI

Giornalista specializzato in manifestazioni passate, presenti e future... e con accento del sud

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