Quando si sono spente le luci a Brands Hatch in Inghilterra, non avremmo dovuto guardare al duello tra Marco Wittmann (BMW) e René Rast (Audi), ma alla seconda fila della griglia.
È dal quarto posto quello Paolo di Resta (Aston Martin) ha effettuato un volo fulmineo su una pista dall'aderenza ancora precaria, per portarsi in testa alla corsa all'inizio della prima curva del Paddock Hill Bend.
Ma la storia sembrava troppo bella per l'ex pilota F1, capace finalmente di mettere in prima linea l'Aston Martin Vantage – R-Motorsport quest'anno, dopo un inizio di stagione difficile.
Un'indagine per partenza rubata, poi 5” di penalità durante il pit-stop è venuto a spezzare lo slancio di di Resta, anche se era sicuro delle sue azioni quando ha discusso dell'incidente dopo l'evento.
Quel "jump start" - la prova video della telecamera degli steward che mostra l'Aston Martin di Di Resta - agonizzante - che rotola leggermente appena prima che le luci rosse si spengano...#DTMBrandsHatch pic.twitter.com/wy8lGUUguN
- DTM (@DTM) 10 Agosto 2019
“Sono convinto di non aver rubato la partenza, proclama il britannico. In ogni caso è stata una bellissima emozione condurre i primi 15 giri di gara con l'Aston Martin davanti a tutti i tifosi inglesi.
Sfortunatamente, ho avvertito una completa perdita di potenza verso la fine della gara. Questo è il motivo per cui ho parcheggiato l'auto nella fossa per sicurezza. Anche se abbiamo avuto di nuovo un problema di affidabilità, sappiamo che le cose stanno migliorando.
Ogni gara per noi è un test e oggi abbiamo dimostrato che stiamo migliorando sempre di più e che stiamo andando avanti passo dopo passo. » Da confermare oggi in gara 2.
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