Questo articolo è stato pubblicato nel numero 876 di AUTOhebdo, datato 15 aprile 1993, scritto da Patrick Camus, con il titolo “Chiamatelo Monsieur!” »
LEGGI ANCHE > Ordina la nostra edizione speciale Ayrton Senna, il cacciatore di pole
Vieni in sede, la consulenza sarà gratuita. E senza pensarci due volte. La bandiera a scacchi è ammainata da pochi minuti. Dopo aver trascinato la sua tradizionale bandiera gialloverde sul podio e in qualche pozzanghera, Senna si è presentato ai giornalisti con malcelata gioia. Si gode questa vittoria come aveva goduto di quella di San Paolo, due settimane prima. C'è qualcosa. Se la sua partenza non ebbe successo, bastarono le poche centinaia di metri che seguirono. In poco meno di un minuto e tre curve più un tornante, Senna aveva fatto pulizia intorno a lui. Wendlinger, Schumacher, Collina e Prost ! Divorato crudo. Tutti ! Diabolico, frizzante, confuso. Incredibile.
https://youtu.be/fh7oFtqK6_s
Eccezionale, perché le condizioni ci sono sembrate difficili, così come le manovre effettuate ci sono sembrate facili e tuttavia poco ortodosse per gli appassionati delle traiettorie pure. Là McLaren vola, mira e uccidi. Colpisce nel segno ad ogni tiro. Destra e sinistra. Dentro quanto fuori. Pensiamo che stiamo sognando. Ma perché devono inchinarsi senza dire una parola? Gli inietta un sonnifero prima di colpire? "Non ricordo
Questo articolo è riservato agli abbonati.
Ti resta il 90% da scoprire.
Sei già abbonato?
Accedi
- Fino al -50% di risparmio!
- Articoli Premium illimitati
- La rivista digitale dalle 20:XNUMX ogni lunedì
- Accesso a tutti i numeri dal 2012 sull'app AUTOhebdo
Commenta questo articolo! 0