Una settimana strana quella appena trascorsa. Otto giorni durante i quali diversi flussi convergenti aumentarono la pressione a un livello tale che, domenica 21 giugno 1992, alle ore 16, si verificò un'esplosione di gioia simile a quella della Jaguar o Mercedes che ha salutato il trionfo Peugeot. Perché il successo della Dalmas-Warwick-Blundell è soprattutto quello di una macchina e quindi di una squadra. Se, segnato dalla sfortuna, un 905 non è riuscito ad arrivare al traguardo, gli altri due sono lì e lì. Primo e terzo posto: la manifestazione è tanto più riuscita in quanto la concorrenza si è mangiata... un leone. A parte i signori Ohashi, lckx e de Chaunac, chi avrebbe mai immaginato di trovare una MX-R01 in testa alla fine della prima ora per poi ritrovarla 23 ore dopo ai margini del podio? E queste storie di Toyota indistruttibile: era vero. Perché se Raphanel-Acheson-Sekiya ha mancato l'obiettivo è solo per 81,600 km. Ed è una TS 010 che parte con il giro record in tasca.
Vinci il 60esimo 24 ore di Le Mans è stato ancora meno facile per Peugeot in quanto
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