Bourdais, Duval e Vautier vincitori della 12 Ore di Sebring

Il trio 100% francese della JDC-Miller Motorsports ha vinto la 69esima edizione della Torre dell'Orologio della Florida, dopo un finale mozzafiato.

pubblicato 21/03/2021 à 04:53

Villemant

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Bourdais, Duval e Vautier vincitori della 12 Ore di Sebring

La loro Cadillac DPi-V.R n. 5 è apparsa, per tutta la settimana, dietro. E solo pochi minuti dopo aver lasciato, Loïc Duval è stato colpito da un Jimmie Johnson che affonda. Per molto tempo ad un giro dal comando, il trio francese della JDC-Miller Motorsports non sembrava in grado di giocarsi la vittoria in questa 69esima edizione. Ma senza contare sulla tenacia dei suoi tricolori.

 

Loïc Duval, Tristan Vautier e Sébastien Bourdais alla fine della decima ora siamo riusciti a rientrare nel giro dei primi con la forza dei nostri polsi. I Sarthois hanno addirittura ereditato le redini della manifestazione a poco più di un'ora dalla fine in seguito all'incidente tra Scott Dixon (Cadillac DPi-V.R n°01) e una BMW M8 GTE.

Dopo aver resistito notevolmente a Harry Tincknell (Mazda RT24-P n°55) alla ripresa dell'ottava e ultima ripartenza, Seb Bourdais è andato ad offrire al suo datore di lavoro la sua seconda vittoria nell'IMSA (la prima da luglio 2018), passando sotto la scacchiera con un margine di 1”4 sul rivale britannico.

© Per gentile concessione dell'IMSA

« Dopo l'ultimo riavvio, ho perso un elemento sul retro, sussurrò all'arrivo alla NBCSN. Pensavo che sarei caduto all'ultima curva e non so nemmeno come sono riuscito a guidare. »

Il Sarthois e i suoi accoliti hanno ottenuto un successo storico, il secondo per un equipaggio interamente francese nella manifestazione dopo quello ottenuto appena dieci anni fa dal Peugeot 908 HDi FAP del team Oreca con Olivier Panis, Nicola Lapierre e... Loïc Duval. Per quest'ultimo si tratta della seconda vittoria all'aeroporto della Florida, così come per Sébastien Bourdais, vincitore nel 2015 con Action Express Racing. Per Tristan Vautier, invece, si tratta di una prima assoluta.

Meno fortuna per Olivier Pla. Molto vivace al volante dell'Acura ARX-05 n. 60 del Meyer Shank Racing, il pilota di Tolosa ha pagato caro un ultimo passaggio di consegne disordinato. L'equipaggio formato da Juan Pablo Montoya e danese Cameron è finalmente arrivato 4°, proprio dietro la Cadillac DPi-V.R n. 48 schierata da Action Express Racing per Simone Pagenaud, Kamui Kobayashi e Jimmie Johnson.

Cocorico anche in GTLM, con la vittoria di Mathieu Jaminet sulla Porsche 911 RSR-19 della WeatherTech Racing sulla quale è iscritto con Matt Campbell e Cooper MacNeil. Se quest'ultimo è un gentleman driver, la maestria di Proton Competition e dei suoi compagni ha fatto la differenza... ma anche le disavventure di Corvette Racing e BMW Team RLL, lungi dall'essere autori di prestazioni perfette, anche se troviamo i due C8.Rs sul podio di categoria.

© Per gentile concessione dell'IMSA

Nelle categorie LM P2, LM P3 e GTD la vittoria è andata rispettivamente alla Oreca 07 #52 del PR1 Mathiasen Motorsports (Mikkel Jensen-Ben Keating-Scott Huffaker), alla Ligier JS P320 del Core Autosport (J. Bennett- G. Kurtz- C. Braun) e la Porsche 911 GT3 R n. 9 della Pfaff Motorsports (Z. Robichon-L. Vanthoor-L. Kern).

 

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