Sébastien Buemi: “Sono sul mio pianeta”

Più volte favorito, arrivando a un soffio dalla vittoria nel 2016, il 29enne svizzero ha vinto l'edizione 2018 della 24 Ore di Le Mans, in quella che era la sua settima partenza alla Sarthe. Pochi giorni dopo, ancora non riusciva a crederci.

pubblicato 27/06/2018 à 16:06

Pierre Nappa

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Sébastien Buemi: “Sono sul mio pianeta”

Stai iniziando a rendertene conto?

È ancora complicato, ma sono super felice. Sono sul mio pianeta, non mi importa di niente, sono così felice. Se al traguardo c’è stata tanta emozione è perché abbiamo raggiunto il traguardo dopo tanti anni, tante delusioni.

Non tolgo nulla a chi ha vinto con Audi e Porsche, sono tutti superbi vincitori, ma vincono con Toyota è, ai miei occhi, ancora più grande, perché si tratta di un costruttore che non aveva mai vinto a Le Mans, che ci teneva così a lungo (1985, ndr).

E poi nessuno dimenticherà mai quello che accadde nel 2016 (tubo turbo staccato all'inizio dell'ultimo giro mentre il numero 5 era in testa. ndr). Tutte le difficoltà che abbiamo incontrato rendono questa vittoria ancora più bella. Sono contento per i componenti della squadra perché hanno sofferto tutti. Dobbiamo dire la verità, non è sempre stato facile.

Hai mai provato rassegnazione, come se la Toyota fosse stata colpita da una maledizione?

Abbiamo preso alcuni grandi successi, ma ogni volta la squadra era sempre felice di tornare. E quest’anno non ha fatto eccezione alla regola. Può sembrare strano, ma tutti apprezziamo quanto siamo fortunati ad essere presenti quando Audi e Porsche hanno improvvisamente interrotto i loro programmi. No, non ho mai sentito i ragazzi rassegnarsi e non ho mai sentito nessuno dire: “Tanto non ce la faremo mai!”. »

Scopri l'intervista completa a Sébastien Buemi, nel nostro post-decrittazione24 ore di Le Mans, nel numero 2171 di AUTOsettimanalmente, disponibile ora in versione digitale e in edicola.

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