Sébastien Bourdais: “Siamo pronti”

Molto soddisfatto del comportamento della sua vettura, Sébastien Bourdais spera che l'equipaggio numero 3 della Peugeot possa confermarsi in pista. Ma ci ricorda che bisognerà saper evitare i problemi nel traffico.

pubblicato 11/06/2010 à 20:50

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Sébastien Bourdais: “Siamo pronti”

Sébastien, ci sentiamo rilassati, sereni, alla vigilia della partenza del 24 ore di Le Mans. È serenità?
Serenità, non lo so, ma sappiamo di essere pronti. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, abbiamo una macchina che va bene. Abbiamo molta fiducia l'uno nell'altro. La serenità deriva da questi fattori. Sappiamo anche che a Le Mans tutto può cambiare in un attimo. La parte più importante è davanti a noi. Ma abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, quindi non avremo nulla di cui pentirci. Se la gara ce lo riporterà, non lo so, ma abbiamo fatto quello che dovevamo fare e siamo pronti per affrontare la gara.

Prendine quattro Peugeot sulle prime due righe, è questo un modo per poter controllare le Audi in partenza?
No, non la penso così. Se Allan McNish sarà bravo in partenza sarà impossibile controllarlo. Speriamo solo di avere un vantaggio sul passo gara per poter prendere le distanze. Vedremo poi come si sistemerà la gara. Ma dovremo saper imporre il nostro ritmo e non lasciarci attaccare.

Parliamo quest’anno di un ambito molto eterogeneo. La gestione del traffico non sarà la cosa più difficile da gestire?
Questa è sempre la cosa più difficile da affrontare. Al di là della concorrenza, se hai la fortuna di essere in vantaggio, l’elemento più difficile da gestire è il fattore esterno. Il problema è che tutti hanno le stesse istruzioni di non muoversi, di restare sulla propria traiettoria, ma ci sono autisti che hanno traiettorie molto particolari! Da lì, devi sempre prepararti al peggio. Questa è la parte più difficile a Le Mans. Con la velocità a cui le auto si avvicinano, sei sempre in balia di dover prendere una decisione, che devi prendere in un istante e che si rivelerà buona o cattiva, a seconda della reazione dell'altro pilota . E' molto delicato. Vediamo grandi divari in alcuni giri tra alcuni piloti. Mercoledì ho visto Stéphane (Sarrazin) correre grossi rischi. Stava dando i suoi frutti, stava dando i suoi frutti, finché qualcuno non l'ha messo nell'erba.

Ti spaventi quando sorpassi certe cose?
Oh si ! Necessariamente. Quando arrivi dietro gli angoli Porsche, che l'autista ti apre la portiera e, quando ti arriva a fianco, ti gira contro mentre sei a 250 km/h, ti dici che non andrà bene. Ci sono momenti caldi. Meno sono, meglio è. A volte è come il poker. Da un lato, non puoi permetterti di aspettare dietro l'altra macchina il tempo necessario per sorpassare. Ma d'altra parte, se non aspetti e non raddoppi il prima possibile, puoi resistere e perdere tutto. Dovrai essere molto vigile a riguardo.

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