OPINIONE – La Formula E ha finalmente trovato la formula giusta?

A Misano, la Formula E ha offerto due sfaccettature durante i suoi due eventi, con una prima parte della gara che ricorda più una gara ciclistica, e una seconda metà più incentrata sulla velocità e sulla competizione. La formula giusta per il campionato 100% elettrico?

pubblicato 15/04/2024 à 12:30

Michael Duforest

0 Visualizza commenti)

OPINIONE – La Formula E ha finalmente trovato la formula giusta?

© DPP

Lanciato nel settembre 2014 a Pechino, in Cina, il Formula E si è sempre evoluta in una classe a parte rispetto al motorsport tradizionale. Innovativa, con propulsori elettrici, la categoria si è rivolta fin dall'inizio a un pubblico diverso, meno familiare con gli sport motoristici e più concentrato sulla tecnologia.

Portando il grande circo degli sport motoristici nei centri urbani di tutto il mondo, la Formula E voleva anche essere più accessibile. Sebbene le prime stagioni abbiano dimostrato che questa strategia poteva dare i suoi frutti, l’effetto novità è gradualmente svanito con la maturazione della categoria.

La Gen2, che permetteva di coprire l'intera durata di una gara senza ricarica, ha accentuato il fenomeno di “normalizzazione” della Formula E, con gare sicuramente interessanti, ma non molto diverse dalle altre discipline. Troppo “sport motoristico” per i nuovi appassionati, troppo “artificiale e insapore” per i puristi, la Formula E si trovava in una via di mezzo non delle più piacevoli.

Gen3, motore del cambiamento

L'arrivo della Gen3, molto più potente, ha poi spinto la Formula E a dover uscire dal suo quadro abituale, composto principalmente da circuiti cittadini simili a tornelli. I rettilinei sono diventati una miriade, con anche circuiti più permanenti, come Portland o Misano, dove questo fine settimana si è svolto il campionato.

Il circuito situato ai margini del Mar Adriatico fu scelto per sostituire il percorso di Roma, ormai considerato troppo pericoloso per le nuove monoposto. L'anno scorso si è verificato un incidente impressionante, che ha coinvolto in particolare Sam Bird, Sébastien Buemi o anche Edoardo Mortara.

I lunghi rettilinei di queste nuove piste comportano un problema di consumo eccessivo, che i piloti devono aggirare adottando un approccio economico all'inizio della gara. Rimanendo con le vetture vicine e in scia l'una rispetto all'altra, i primi giri dei due round di Misano sono stati più come una gara. NASCAR a Daytona o Talladega, che una gara su un circuito stradale!

LEGGI ANCHE > Rowland crolla all'ultimo giro, Wehrlein vince l'E-Prix Misano 2!

Una dinamica già vista lo scorso anno a Berlino e Portland. Un approccio radicalmente diverso allo sport, che tuttavia non impedisce ai migliori piloti, e ai migliori powertrain, di conquistare vittorie al termine di una seconda fase di gare molto più improntata all'attacco.

La Formula E, che si è sempre evoluta in una certa dualità, ha forse trovato la formula in grado di accontentare tutti! Impressionnantes, les images des premières parties d'épreuves peuvent attirer le jeune public, qui goûte peu aux courses « processionnelles », alors que la deuxième moitié est elle une vraie bataille entre différents pilotes, ce qui peut ramener le fan « puriste » devant son schermo.

I piloti, per niente

E i piloti sperano che questo tipo di corse caotiche aiuti la Formula E ad aumentare la sua base di fan! Perché da un punto di vista strettamente sportivo il loro giudizio su queste corse a pacchetto è assolutamente severo.

“Odio questo tipo di corse, a dire il vero. È orribile ", ha dichiarato ad esempio Jean-Éric Vergne (DS Penske) dopo la partita di sabato. “Gli autisti cambiano direzione ovunque, frenano, rilasciano l'acceleratore a volte tardi, a volte presto, guidano in cinque in fila, tutti colpiscono tutti, è un casinò. Non so se per il pubblico è piacevole, ma per noi piloti è davvero orribile, e anche pericoloso. »

Un’opinione particolarmente condivisa da Robin Frijns (Envision): “Più rischi corri, più sarai ricompensato. Non è una corsa. Alcuni sono sotto pressione perché potrebbero perdere la poltrona, corrono più rischi. Guarda quello che ha vinto [da Costa, prima della squalifica], questo ragazzo rischia tantissimo! »

Un parere che in definitiva concorda con quello dei piloti NASCAR sui pacchetti di gare che “sopportano” sei volte a stagione e che non sono unanimi. Ma questo nuovo stile di corsa è senza dubbio un male necessario per riportare la Formula E alla ribalta, e qualcosa che i piloti dovranno sicuramente imparare a padroneggiare.

In ogni caso, la Formula E ora ha un prodotto diverso dagli altri, e dovrà continuare in questa direzione, soprattutto con l'imminente arrivo della Gen4, che sarà sempre più potente, e sempre meno adatta ai circuiti urbani dei suoi esordi .

0 Visualizza commenti)