Il round di apertura della decima stagione è stato più difficile del previsto per Nissan. In Messico, il team giapponese non è riuscito a entrare nella top 10, nonostante la grande rimonta di Oliver Rowland in gara (nove posizioni guadagnate), e ha lasciato il Messico a reti inviolate (10° per Rowland, 11° per Fenestraz).
Fortunatamente, la formazione basata su virus-Châtillon (Essonne) non avrà tempo di soffermarsi troppo su questo fallimento, sin dal primo doppia intestazione della stagione arriva già questo fine settimana, a Diriyah (Arabia Saudita, 27 e 28 gennaio). Trasportato da “segnali incoraggianti” mostrato in Messico, in particolare sulla gestione dell'energia che sembra finalmente essere azzeccata quest'anno, Nissan si presenta in Medio Oriente con la ferma ambizione di mostrare un volto migliore che in Messico.
“Oliver [Rowland] e Sacha [Fenestraz] hanno lavorato bene come squadra, il che dimostra che abbiamo una buona coppia di piloti su cui possiamo contare per la stagione. Sappiamo di avere una buona macchina e il nostro obiettivo per Diriyah è risolvere eventuali problemi e assicurarci di poter correre senza intoppi. sottolinea Tommaso Volpe, Direttore Generale e Team Principal di Nissan. Questo doppio incontro ci offre due opportunità per guadagnare punti, quindi il nostro obiettivo sarà imparare il più possibile dalla gara di venerdì per aiutarci sabato e perfezionare il nostro assetto per un circuito che richiede tanto agilità quanto velocità massima. »
Fenestraz torna in pista per i suoi primi punti
Anche tra i piloti c’è ottimismo. Sacha Fenestraz tornerà sul circuito dove ha segnato i suoi primi punti Formula E, l'anno scorso. Il pilota franco-argentino attende questo nuovo appuntamento con un certo appetito, non essendo riuscito a conquistare punti in Messico.
“Diriyah è uno dei miei circuiti preferiti nel calendario della Formula E. Le sue curve cieche e il basso margine di errore lo rendono emozionante da guidare e ne ho un bel ricordo, confida il pilota ventenne. Anche se il risultato finale in Messico non era quello che volevamo, abbiamo mostrato un buon ritmo in qualifica e quindi la nostra preparazione si è concentrata sul portare quella velocità in gara. Naturalmente, i doppi round sono sempre impegnativi e faticosi, ma se riusciamo a lavorare insieme per trovare coerenza in entrambe le gare, allora sono fiducioso che potremo ottenere un buon pacchetto di punti. »
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