Può Enea Bastianini succedere a Valentino Rossi?

Dal 2009, dall'ultimo titolo di Valentino Rossi in MotoGP, nessun pilota italiano è riuscito a conquistare il titolo nella categoria regina...

pubblicato 19/05/2022 à 17:44

Tom Morsellino

0 Visualizza commenti)

Può Enea Bastianini succedere a Valentino Rossi?

Con tre vittorie in sette gare dall'inizio della stagione 2022 in Qatar, Enea Bastianini è ora un contendente per la corona. In sella alla sua Desmosedici GP21 dello scorso anno, l'italiano sta attualmente ricoprendo il ruolo promesso a Francesco Bagnaia.

Nato il 30 dicembre 1997 a Rimini, Bastianini si è cimentato nel motociclismo all'età di 3 anni e 3 mesi, una precisazione importante visto che è lì che il numero che ha indossato per molti anni prima di passare al 23 all'arrivo in MotoGP nel 2021 in omaggio a Michael Jordan.

Ben presto, l'italiano si lancia nelle competizioni su scala nazionale fino a vincere il trofeo RS125 GP nel 2012. Questa prestazione gli apre le porte al prestigioso Red Bull MotoGP Rookies Cup, che svelò tanti piloti come Johann Zarco, l'anno successivo. Dovrà affrontare alcuni avversari che incontrerà oggi in pista, come Jorge Martin, Joan Mir e Darryn Binder. Quarto classificato con tre podi, comprese due vittorie, Bastianini si è visto offrire un passaggio in Moto3 dal compianto Fausto Gresini, due volte campione del mondo 125cc nel 1985 e nel 1987.

Molto vicino al Santo Graal in Moto3…

Salendo tre volte sul podio, ha concluso la sua prima stagione mondiale con lo status di miglior esordiente della categoria davanti a Karel Hanika che aveva ampiamente dominato l'edizione 2013 della Red Bull Rookies Cup.

Solo nel 2015 ottiene il riconoscimento ottenendo il suo primo successo in Moto3 al GP di San Marino, sul circuito di Misano situato ad una ventina di chilometri dal suo luogo di nascita. Sul terzo gradino del podio finale, l’uomo che allora parlava a malapena inglese è tornato in classifica nel 2016, sempre con Gresini, ma nonostante i suoi sei Top 3, compresa una vittoria, “Bestia” non ha potuto fare nulla per superare Brad Binder al al top del suo gioco.

Nel 2017, ha scommesso di lasciare Gresini per unirsi alle fila del team Estrella Galicia al fianco di Aron Canet, ma ancora una volta si è trovato di fronte a un altro formidabile avversario nella persona di Joan Mir che ha vinto ben 10 gare su 18 in programma. Nel 2018, il protetto di Carlo Pernat, agente che ha lanciato notevolmente la carriera di Valentino Rossi per citarne solo uno, questa volta alle prese con Jorge Martin; che riuscirà a fare quello che “Bestia” fallì qualche anno fa, ovvero intascare il titolo alla squadra di Fausto Gresini.

#BeastMode: Consacrazione in Moto2

Per Bastianini è quindi il momento di cambiare marcia. Nel 2019 entra in Moto2 con il team Italtrans. Dopo un terzo posto come miglior risultato, ha concluso la stagione al 10° posto in classifica, a 11 punti dal posto di miglior esordiente conquistato da Fabio Di Giannantonio, suo attuale compagno di squadra in MotoGP.

Durante l’anno 2020 segnato dalla pandemia di Covid-19, Bastianini ha subito mostrato le sue intenzioni classificandosi terzo nella gara inaugurale in Qatar. Dopo la lunga interruzione dovuta alla crisi sanitaria, ha ripreso le ostilità solo a luglio in occasione del GP di Spagna, che ha concluso al nono posto. Ma una settimana dopo, sullo stesso circuito di Jerez, ha intascato il suo primo successo in Moto2. Vincerà ancora a Brno (Repubblica Ceca) e Misano (Emilia-Romagna). Pochi giorni prima di questa vittoria finale della stagione, ha firmato un contratto con Avintia per approdare in MotoGP nel 2021 in sella a una Ducati. Nonostante una battaglia spietata contro Luca Marini, con cui farà squadra nel 2021, Sam Lowes e Marco Bezzecchi, Bastianini ha vinto il suo primo titolo GP durante la finale sul circuito di Portimão.

Se il suo debutto nella massima categoria è stato un po' oscurato dalle prestazioni di Jorge Martin (nonostante il grave infortunio in Portogallo), Bastianini è riuscito a figurare regolarmente tra i primi dieci. E come vuole la tradizione, è stato ancora una volta sul terreno di casa di Misano (San Marino) che ha conquistato il suo primo podio, non esitando a tenere testa a piloti molto più esperti come Jack Miller o Marc Mark. Lo rifarà sulla stessa pista due gare dopo, privandosi Fabio Quartararo, poi sicuro del titolo, del podio all'ultimo giro.

Passaggio riuscito alla categoria regina

Dopo aver ceduto il posto al team Avintia alla struttura di Valentino Rossi per la stagione 2022, Bastianini ritrova il team Gresini, che si era separato dall'Aprilia per unirsi alle fila della Ducati.

Anche finendo secondo a sole nove lunghezze da Martin nella classifica esordienti lo scorso anno con una GP19 (del 2019), Bastianini non è tra i contendenti per la corona o la vittoria durante la gara di apertura del calendario a Lusail. Eppure… crea una sorpresa conquistando il suo primo successo, una GP21 (del 2021). Il resto lo sappiamo visto che ha vinto ancora ad Austin e poi a Le Mans pochi giorni fa.

Un terzo del calendario è appena stato completato, quindi è troppo presto per dire che Bastianini possa succedere a Valentino Rossi nell'albo dei campioni del mondo italiani nella categoria regina. Altri come Andrea Dovizioso (dal 2017 al 2019), Franco Morbidelli (2020) e Francesco Bagnaia (2021) sono stati vicini alla gloria ma hanno fallito. Da notare che il capo meccanico di Bastianini non è altro che Alberto Giribuola che ha sostenuto in particolare Dovizioso nella sua lotta per il titolo contro Marquez. D'altronde ormai è uno di quelli che ci può credere... e per quanto sorprendente possa sembrare, Bastianini è arrivato fin qui senza aver fatto parte (quasi o lontano) dell'ovile della VR46 a differenza di Bagnaia, Bezzecchi , Marini o anche Morbidelli.  

Sul versante Ducati, Gigi Dall'Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi dovranno presto decidere chi correrà al fianco di Bagnaia per le prossime due stagioni. Martin/Bagnaia, Bastianini/Bagnaia… 

Tom Morsellino

Giornalista e reporter di MotoGP.

0 Visualizza commenti)