Articolo pubblicato sul numero 2288 del 25 novembre 2020
La stagione del Campionato del mondo rally 2020 prevede solo sette round a causa degli effetti del Covid-19. Per trovare le tracce di una campagna così affamata bisogna tornare indietro di 25 anni. Con solo otto viaggi, l'anno finanziario 1995 prometteva di essere frustrante per i fan di rallye. A causa di un curioso principio di rotazione, la FIA ha relegato luoghi emblematici come la Finlandia e Sanremo nella seconda divisione, riservata ai due litri. Avremmo partecipato a una competizione economica? Questa è una domanda che Colin McRae non si pone.
D'altronde lo scozzese farebbe meglio ad usare più la testa che il cuore. Veloce, è ancora friabile e gli spiriti maligni gli danno il soprannome di “McRash”. I meccanici Prodrive sono diventati esperti nell'armeggiare con il rilascio della Subaru Legacy, poi dell'Impreza. “Questa fama di “rompitore” non mi è mai piaciuta, perché la trovo immeritata”, lancerà l'interessato su AUTOsettimanalmente. In effetti, il potenziale c'è, come dimostra un ottimo finale della stagione 1995, coronato da due successi su tre partenze! Convinto del talento del suo puledro, David Richards gli assicura un anno intero al fianco di un grande nome, Carlos Sainz.
Le stravaganti regole della FIA non hanno la meglio su Monte-Carlo. Colin McRae deve
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