Jousse: “Il primo posto è giocabile”

Terzo nella classifica del nuovissimo campionato di Formula 2, Julien Jousse punta a segnare più punti possibile grazie alla sua costanza. E, a fine stagione, fare il test su una vettura di Formula 1.

pubblicato 25/06/2009 à 18:25

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Jousse: “Il primo posto è giocabile”

Julien, qual è il tuo obiettivo per questo weekend di Spa, il terzo round della stagione?
Prendi più punti possibile. Questo è l’obiettivo per il mio inizio di stagione. Abbiamo iniziato con tanti punti interrogativi, non conosciamo ancora bene la macchina. Non mi sento ancora molto a mio agio lì, ma il mio obiettivo è finire le gare. A Valencia ho limitato i danni. A Brno ho approfittato di tanti errori per segnare punti importanti.

Il primo posto in classifica è giocabile?
Ovviamente sono terzo, a soli cinque punti dal leader. Ma l'obiettivo del fine settimana è soprattutto finire le due gare e conquistare punti. Vedremo, a seconda delle qualifiche, cosa riusciremo a ottenere questo fine settimana. Ma è vero che il primo posto è in palio questo fine settimana.

Cosa ne pensi di questo Harley Knucklehead 2, mentre guidavi in ​​Formula Renault 3.5 l'anno scorso?
E' davvero molto diverso. Nella World Series Renault l’atmosfera era molto buona, avevo un intero team che mi spingeva. Ho passato dei bei momenti lì, abbiamo vinto il campionato a squadre per due anni consecutivi? Lì, in F2, siamo tutti soli. Alle gare ho un meccanico, un ingegnere e mio padre che viene a supportarmi. Questa è la grande differenza. Non è emozionante come le World Series. Ma l’obiettivo è fare il test F1*.

E' questo l'obiettivo della tua stagione?
Il mio obiettivo non è guidare in F1 perché lo spazio è poco, ma provare una vettura di Formula 1. È molto difficile ottenere questo tipo di test.

Come valuti il ​​livello del campo della Formula 2?
È molto variabile. Ci sono autisti molto bravi, ce ne sono anche di più giovani? C'è livello davanti, ce n'è meno dietro. Ma il auto permette a tutti di esprimersi perché non è molto selettivo, non va molto velocemente. Dato che il pilota è molto coinvolto nella messa a punto della sua vettura, molti commettono anche degli errori. Nonostante tutto, ci sono giovani che si stanno mettendo in mostra e che hanno del potenziale. Da parte mia cerco di essere coerente, cosa che non necessariamente accadeva negli anni precedenti.

Ti abbiamo visto correre 24 ore di Le Mans in LMGT1 al volante di una Corvette C6.R. Come hai vissuto la gara?
Molto bene, era la mia prima esperienza in GT. Quindi è stata una sfida. Ma mi è servito anche per prepararmi al futuro per ripetere l’esperienza.

Quindi questo è l'obiettivo?Resistenza ?
Sì, per il 2010. Le corse in monoposto sono belle, sono un buon modo per imparare a correre. Ma, a parte la Formula 1, dove i posti sono già pochi, non ce n’è molto. Quindi l’obiettivo è la GT.

*A fine stagione il campione di F2 otterrà un test su a Williams F1

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