Indy 500 – Tony Kanaan e le sue medaglie fortunate

Il superstizioso Tony Kanaan? Così pochi... Gli incantesimi che dovrebbero portargli fortuna, ne ha un sacco offerti dai suoi fan. “Se lo portassi in circuito, avrei bisogno di un trailer” ammette. Ma poco dopo il traguardo, il brasiliano parlava ancora di due oggetti che lo avrebbero aiutato nella sua ricerca della vittoria. Questi non provengono dai tifosi, ma dalle persone a lui vicine.

“Come tutti sanno, questo fine settimana è qui Alex Zanardi, Egli dice. Ha portato con sé la sua medaglia d'oro olimpica. Subito prima della gara lo diede a Jimmy (Vasser, comproprietario della KV Racing Technology, di cui Kanaan difende i colori, ed ex compagno di squadra di Zanardi nella Cart. ndr), che l'ha portata all'autobus su cui ero sdraiato. Mancava un'ora alla partenza. “Zanardi ti sta chiedendo di fregarlo”, mi ha detto. In realtà ho abbracciato quella cosa. »

E per continuare con il suo secondo aneddoto: “Nove anni fa sono andato in un ospedale qui a Indy. Ho conosciuto una ragazzina di 14 anni. Aveva appena avuto un ictus. (tratto. Ndr) ed era in coma. La mattina dopo sarebbe stata operata. Con me avevo questa cosa che mi ha regalato mia mamma. Una specie di braccialetto per proteggermi. Non per portarmi fortuna, perché sai come sono le mamme... Mi chiede sempre di guidare lentamente, il che è abbastanza strano ma ehi... Non può farlo (ride. ndr). Comunque l'ho tirato fuori dalla tasca e ho detto alla mamma della bambina: "Non so se credi a queste cose, ma io ce l'ho da molto tempo". Mi ha sempre protetto. Me lo ha dato mia madre, voglio dartelo. " Gli ho dato. Lei (la bambina. ndr) è sopravvissuto e sta andando molto bene. Siamo rimasti in contatto. E quattro giorni fa (prima della gara), lei si è presentata e mi ha dato una busta e una lettera. Mi ha detto che era stata abbastanza fortunata nella sua vita, che ora era sposata e che voleva restituirmelo. (la collana. ndr) in modo che mi porti fortuna a sua volta. Voleva che vincessi la 500 Miglia di Indianapolis..." Il resto lo sappiamo.