Il primo round dell'evento Pocono domenica scorsa a IndyCar è stata teatro di un grave incidente che ha coinvolto in primo luogo il trio Alexander Rossi e Ryan Hunter-Reay (Andretti Autosport – Honda) – e Takuma Sato (Team RLL – Honda), davanti a James Hinchcliffe (SPM – Honda) e soprattutto Felix Rosenqvist (Chip Ganassi Racing – Honda) sono vittime collaterali del primo scontro.
Lo svedese non ha potuto evitare auto di Sato, e cominciò una folle capriola nelle recinzioni protettive. Trasferito per controlli al centro medico e poi in ospedale, l'ex residente del Blancpain GT Series e dell'AKKA-ASP se l'è cavata bene, senza ferite gravi.
Un lieto esito, su una pista che un anno fa vide il terribile incidente di Robert Wickens, gravemente ferito alla colonna vertebrale. Il canadese ha anche ammesso sui social network di non capire più perché la IndyCar Series continuasse ad andare in Pennsylvania.
Quante volte dobbiamo attraversare la stessa situazione prima di poter accettare tutti che una IndyCar non possa correre a Pocono. È solo una relazione tossica e forse è ora di considerare un divorzio. Sono molto sollevato (per quanto ne so) che tutti stiano bene dopo quello spaventoso incidente
— Robert Wickens (@robertwickens) 18 Agosto 2019
Rosenqvist, dal canto suo, riteneva di aver evitato conseguenze molto più gravi. “Mi sento davvero fortunato a non avere infortuni gravi dopo aver visitato la barriera protettiva, ammette l'autista Ganassi.
Innanzitutto è bello vedere che dopo le visite mediche è tutto ok. Ho solo un po' di mal di schiena e un po' di mal di testa. Spero di tornare alla normalità tra qualche giorno. »
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